lunedì 28 dicembre 2009

Viabilità e topografia nella Sicilia del '700

Scaricabile gratuitamente il nuovo volume di Luigi Santagati


Grazie al costante impegno divulgativo di Siciliantica, un nuovo interessante volume dedicato alla storia della Sicilia è scaricabile gratuitamente dal sito dell'associazione.
Si tratta del volume "La Sicilia del 1720 secondo Samuel von Schmettau ed altri geografi e storici del suo tempo" di Luigi Santagati. Si tratta del primo volume di una serie di tre pubblicazioni dedicate alla viabilità e topografia della Sicilia antica. Seguiranno altri due testi dedicati alla viabilità nella Sicilia tardomedievale e arabo-normanna, prendendo spunto dal "Libro di Ruggero" e a quella romana e bizantina.
Il testo gode del patrocinio dell'assessorato ai beni culturali della regione Sicilia. Come detto l'intero libro comprese cartine storiche e grafici è scaricabile gratuitamente online in formato pdf dal sito di Siciliantica. Nei cinque capitoli che compongono "La Sicilia del 1720" si affrontano tematiche quali la nascita delle regie trazzere, le misurazioni, la viabilità siciliana nel XVIII sec. e poi ancora il lavoro di Samuel von Schmettau e ancora ponti, torri e castelli presenti nella Sicilia dell'epoca.
Sicuramente una "chicca" per tutti i cultori di storia siciliana che non potranno fare a meno di aggiungerlo alla propria biblioteca digitale.

sabato 19 dicembre 2009

Scavo archeologico a Leontinoi

Rifinanziati gli scavi nell'antica colonia


In questo blog si da sempre con piacere notizia delle collaborazioni virtuose tra enti locali, università e soprintendenze che portano a nuove campagne di scavo o alla valorizzazione di siti già esistenti.
Un accordo di questo tipo è quello legato ai nuovi scavi archeologici che si svolgeranno a Leontinoi, antica colonia calcidese localizzata tra le odierne Lentini e Carlentini, in provincia di Siracusa.
Una campagna di scavo è stata già effettuata lo scorso anno ad opera degli studenti della scuola di specializzazione in archeologia dell'Università di Catania, diretti dal Prof. Massimo Frasca.
Gli studi però continueranno con una nuova campagna, resa possibile grazie ad un piccolo contributo economico deliberato dal comune di Lentini.
Si tratta di ottomila euro che serviranno per approfondire gli studi relativi all'individuazione della porta nord dell'antica colonia greca. L'area molto vasta ove era localizzato l'abitato è stata da tempo localizzata ma, negli ultimi decenni, è stato possibile effettuare solo poche campagne di scavo e di ridotte dimensioni.
I nuovi studi avviati nell'ultimo biennio mostrano un'inversione di tendenza ed un'attivo interesse da parte degli enti comunali nella valorizzazione del proprio patrimonio archeologico.
Ricerca e fruizione devono però procedere di pari passo e la tappa successiva dovrebbe consistere nel rendere fruibile in maniera continuativa gli scavi archeologici accompagnando questa fase con un'opportuna operazione di promozione turistica nei canali del turismo archeologico.
Fino ad oggi purtroppo l'area archeologica di Leontinoi è risultata fruibile soltanto a singhiozzo e in non poche occasioni visitatori hanno trovato i cancelli sigillati anche nei giorni di apertura prevista.
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Immagine: Area archeologica di Leontinoi (Foto: D.Barucco/Siciliafotografica)

giovedì 17 dicembre 2009

Verso una carta archeologica di Priolo

Convenzione tra CNR e Comune di Priolo Gargallo


Necropoli di Thapsos (c)S.Leggio/Sicilystockphoto.comIl comune di Priolo Gargallo, cittadina a decisa vocazione industriale per la sua stessa posizione all'interno del polo petrolchimico siracusano ha da diversi mesi attivato un'ammirevole politica culturale che mira alla valorizzazione e alla promozione delle non poche aree a valenza archeologica presenti nel proprio territorio. Il primo passo è stata una convenzione con la soprintendenza ai beni culturali di Siracusa mirante a dare sempre più visibilità e possibilità di fruizione al sito archeologico di Thapsos, uno dei siti chiave dell'archeologia preistorica siciliana.
All'interno del territorio comunale ricadono però numerosissime altre aree di interesse archeologico, dimenticate da tempo se non addirittura cancellate dalla speculazione industriale degli anni sessanta.
Ebbene, il Comune ha deciso di vederci chiaro ed ha concluso una convenzione con il CNR mirante ad una catalogazione dei siti archeologici del territorio di Priolo Gargallo.
Si va da numerose necropoli protostoriche a evidenze di epoca greca e romana a ipogei paleocristiani e siti di archeologia industriale.
La convenzione avrà una durata di tre anni e si pone come obiettivi la catalogazione ma anche pubblicazioni e percorsi di valorizzazione turistica.
Questo porterà alla realizzazione di una vera e propria carta archeologica del territorio comunale. La speranze espresse dal Comune sono quelle di vedere anche l'apporto di studiosi ed appassionati locali.
In bocca al lupo al comune di Priolo allora con la speranza che presto Thapsos divenga un sito modello perfettamente fruibile e che siti di interesse come la Basilica di San Focà o le numerose piccole catacombe paleocristiane possano essere restituite ai visitatori, magari con l'apporto di sponsorizzazioni private che facilmente potrebbero provenire dalle imprese del polo industriale.

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Credits: Foto della necropoli di Thapsos (© S.Leggio/Sicilystockphoto.com)

martedì 15 dicembre 2009

Natale al castello di Palazzolo Acreide

Presepe e animazione nella fortezza medievale


Il castello di Palazzolo AcreideIn occasione delle prossime festività natalizie la proloco di Palazzolo Acreide ha organizzato una serie di attività di animazione concentrate nel castello medievale da poco restituito alla città.
All'interno dell'antica fortezza medievale verrà allestito il tradizionale presepe vivente cittadino e farà la sua comparsa anche un gruppo di figuranti medievali dalla vicina Buccheri, solitamente impegnati nel Medfest.
Le date previste per le visite sono il 23, 26 e 27 dicembre e poi l'1, il 3 ed il 6 gennaio 2010 dalle ore 18 alle ore 20.30.
All'interno del castello troverà spazio anche una mostra di solidarietà di oggetti natalizi realizzati da bambini.
Il castello di Palazzolo Acreide quindi in questi giorni di festa si animerà e rivivrà sia l'atmosfera del Natale che quella delle botteghe artigiane medievali grazie ai figuranti presenti.
Questa attività realizzata nella cittadina montana è un primo passo verso una sempre maggiore valorizzazione e fruizione del sito archeologico che finora è stato aperto "a singhiozzo".
Nei prossimi mesi l'area dovrebbe essere ulteriormente arricchita dall'apertura del nuovo antiquarium.

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Credits: il castello di Palazzolo Acreide (© S.Leggio/Sicilystockphoto.com)

domenica 13 dicembre 2009

Unesco e Google insieme per i beni culturali

Visite virtuali ai patrimoni Unesco grazie a Google Street View


Nei giorni passati è stato comunicato un accordo tra il colosso dell'informatica Google e l'UNESCO, l'organizzazione delle Nazioni Unite che cura la preservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
Il progetto è di quelli ambiziosi e prevede il coinvolgimento di Google Maps, l'utilissimo sistema online di cartine ed immagini satellitari e della sua nuova funzione Street View che permette per alcune aree di navigare in prima persona tra le vie della città e girarsi in tutte le direzioni come se ci si trovasse sul posto.
L'accordo iniziale prevede la realizzazione di 19 tour panoramici visibili con Google Street View di altrettanti siti Unesco patrimonio dell'umanità localizzati in Italia, Francia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Spagna ed Olanda.
Sarà in pratica possibile fare delle comode "visite virtuali" dei siti più importanti e più visitati del mondo stando semplicemente seduti davanti al monitor. La qualità delle immagini è altissima e con il mouse è possibile "camminare" avanti ed indietro e voltarsi in tutte le direzioni (360° in orizzontale e 290° in verticale).
L'attuazione del progetto richiederà diversi mesi e lo scopo dell'Unesco è di far conoscere ancora più nel mondo il patrimonio culturale e incoraggiarne pertanto la tutela.
Il progetto è destinato ad espandersi in futuro. Al momento i siti italiani coinvolti sono Pompei ed Ercolano, il centro storico di Siena, Urbino e San Gimignano.
Maggiori informazioni sul sito dell'Unesco che ha anche provveduto a pubblicare il video dimostrativo di seguito riportato





sabato 12 dicembre 2009

A Siracusa l'ariete del Castel Maniace

Mostra temporanea della scultura


L'ariete del castel ManiacePer il periodo natalizio e poi fino al prossimo 14 febbraio 2010 il Castello Maniace di Siracusa ospiterà una mostra d'eccezione. Proprio da oggi, 12 dicembre, è infatti ammirabile nelle stanze del castello l'antico ariete di bronzo proveniente dalla stessa fortezza medievale ma che ormai è parte integrante delle collezioni del museo archeologico "Salinas" di Palermo.
Il "ritorno a casa" di questa splendida opera bronzea è quindi un'occasione imperdibile per gli appassionati d'arte ed archeologia che finora potevano ammirarne in loco solamente una copia.
L'ariete bronzeo è una scultura di epoca ellenistica che venne realizzata con la tecnica della "cera persa". Colpisce per la sua finezza e il suo stile realistico. Faceva parte di una coppia di arieti che nel XII secolo vennero recuperati e posti ai lati del portale di ingresso del Castello Maniace su volere dell'imperatore Federico II di Svevia.
Qui i due arieti rimasero fino al 1448. In quell'anno il capitano Ventimiglia sventò una congiura ai danni della corona e fece uccidere tutti i traditori. Come premio per la sua fedeltà ottenne le due sculture che vennero traslate nella sua residenza di Palermo.
Il viaggiatore Houel vide i due arieti ancora nel settecento e ne rimase impressionato al punto da disegnarli (una copia della rappresentazione è visibile al Castello Maniace).
Poi, purtroppo, nel corso dei moti rivoluzionari dell'ottocento una palla di cannone colpì e distrusse uno dei due arieti. L'altro invece è giunto intatto ai giorni nostri e rimarrà esposto a Siracusa fino al prossimo mese di febbraio per la gioia dei Siracusani e dei turisti.
L'opera sarà ammirabile visitando il castello, posto sull'estremità dell'isola di Ortigia, dal martedì alla domenica dalla 10 alle 14. Informazioni telefonando al 0931.4508204 o scrivendo a soprisr.area@regione.sicilia.it

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Credits: Immagine tratta dal sito dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali

giovedì 10 dicembre 2009

Ritrovate delle terme romane a Siracusa

Continuano le scoperte archeologiche a seguito dei lavori pubblici


Scoperte terme romane a SiracusaI lavori pubblici che dall'inizio del 2009 stanno interessando Siracusa mese dopo mese stanno portando alla scoperta di nuove vestigia archeologiche che a poco a poco stanno permettendo di ricostruire il volto della città in epoca romana.
La scorsa settimana, nel corso dei lavori che stanno interessando viale Cadorna sono venuti alla luce i resti di un edificio termale di epoca romana, il più grande finora conosciuto in città. Negli ultimi giorni nel corso dei lavori pubblici è stato liberato un muro in opus reticolatum e, adesso, una serie di ambienti e corridoi -tra cui una grande vasca circolare di mattoni cotti- di un grande edififico termale databile al I sec. a.C.
Nel corso degli scavi sono stati riportati alla luce anche numerosi tubi fittili che servivano per la circolazione dell'aria calda che consentiva l'esistenza di stanze a diverse temperature all'interno delle terme. Nel corso dello stesso scavo, poco distante è stato anche rinvenuto un magazzino contenente delle anfore di vino intatte con i relativi tappi di chiusura.
Al momento i lavori pubblici sono stati interrotti per consentire uno scavo archeologico d'emergenza. Una volta rilevati tutti i dettagli, purtoppo, come da progetto, i tubi fognari passeranno sopra il ritrovamento archeologico senza danneggiarlo e la strada dovrà essere richiusa.
Le scoperte degli ultimi mesi permettono di tracciare un quadro sempre più completo della Siracusa romana, finora poco conosciuta. A ridosso del quartiere Santa Lucia, il ritrovamento di diversi edifici importanti fa ritenere l'esistenza di un quartiere cittadino molto vivace mentre pochi mesi fa è stata riportata alla luce una larga strada romana che nell'opinione di alcuni studiosi potrebbe essere identificata con la "Via Lata Perpetua" che Cicerone nomina nella sua descrizione di Siracusa.

martedì 8 dicembre 2009

Morgantina, il ritorno degli acroliti

Rientrano i primi reperti dagli USA


gli acroliti di Demetra e Kore di MorgantinaUn grande evento archeologico si preannuncia in provincia di Enna e, in particolar modo, ad Aidone il prossimo 13 dicembre. Dopo essere rientrati dagli Stati Uniti dove erano stati illegalmente trafugati verranno finalmente esposti gli acroliti di Demetra e Kore provenienti dall'antica Morgantina e risalenti al V sec. a.C.
L'evento si inserisce in un più vasto e spettacolare progetto curato dalla soprintendenza archeologica di Enna e denominato "Morgantina 2009-2011. Il ritorno delle dee". Il progetto culminerà con il rientro in Sicilia della bellissima statua denominata la Venere di Morgantina, anch'essa ritrovata in seguito a scavi clandestini e venduta poi al Paul Getty Museum.
Un assaggio non da poco del grande rientro è il ritorno degli acroliti. Si tratta di statue di divinità realizzate con una tecnica particolare che prevedeva che solo le estremità (capo, mani, piedi) fossero di marmo mentre le parti restanti erano di materiali deperibili che non sono giunti fino a noi.
Per questo motivo, per rendere al meglio l'esposizione al pubblico si è decisa una ricostruzione delle parti mancanti. Il disegnatore archeologico Salvo Russo ha provveduto alla progettazione del corpo mentre la stilista siciliana Marella Ferrera ha disegnato il peplo, gli abiti antichi che ricopriranno le parti integrate degli acroliti.
Dal 13 dicembre le due opere d'arte saranno ammirabili nel museo archeologico di Aidone situato vicino all'area archeologica di Morgantina. Per festeggiare l'evento è stato anche organizzato un concerto ("Rock the faces, volti alla musica") con lo scopo di coinvolgere una larga parte della popolazione e, il 12 dicembre, presso l'università Kore di Enna si terrà un convegno di studi che vedrà la partecipazione di studiosi italiani e statunitensi quali Malcom Bell, Carla Antonaccio, Clemente Marconi e Claudio Parisi. Team di studio statunitensi infatti continuano ad occuparsi e a scavare a Morgantina.
Gli accordi che hanno permesso il rientro degli acroliti e consentiranno nel 2011 il ritorno della cosiddetta Afrodite sono una vera e propria pietra miliare nel diritto internazionale inerente i beni archeologici venduti illegalmente.

domenica 6 dicembre 2009

Visitare Licata preistorica

Visite guidate nel periodo natalizio


Tra le cittadine con interessanti resti archeologici della Sicilia centro-meridionale va annoverata Licata le cui origini risalgono all'epoca preistorica e in cui fu già presente un insediamento greco.
visite guidate alla grangela ed alla tholosIn occasione del periodo natalizio l'associazione Finziade dà modo di visitare due importanti siti archeologici cittadini di epoca protostorica: l'ipogeo della grangela e la tholos di via Marconi.
Nel primo caso si tratta di una sorta di cisterna o opera idraulica di realizzazione protostorica. Nel secondo caso di una tomba preistorica dalla geometria riprendente quella delle tholoi micenee.
Un interessante percorso quindi nella storia della Sicilia più antica che, nel caso dell'area centro-meridionale dell'isola è di particolare fascino in quanto va a legarsi con la leggenda e con affascinanti figure quali i re cretese Minosse o il re Kokalos.
I due siti saranno visitabili dal 10 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010 con due visite nei giorni feriali (alle ore 18 ed alle ore 19.30) e tre visite nei giorni festivi (ore 11, 18 e 19.30).
Il costo del biglietto unico è di 3 euro (l'ingresso è in via Santa Maria angolo via Grangela) e le visite verranno condotte da archeologi o personale specializzato sul sito.
In concomitanza col periodo natalizio, nell'itinerario sotterraneo verrà anche posto un presepe.

Maggiori informazioni sono reperibili su Facebook

martedì 1 dicembre 2009

Il Parco delle Grotte Iblee

Verrà realizzato in provincia di Siracusa


Che la provincia di Siracusa e la Sicilia più in generale sia ricchissima di attrazioni non solo archeologiche e monumentali ma anche naturalistiche ed ambientali è un dato di fatto incontrovertibile.
Uno dei "freni" allo sviluppo turistico dell'area è stato finora la mancanza di atti concreti a fronte di decine di proclami sul futuro turistico dell'isola e sull'eccellenza e sulla qualità su cui la stessa deve puntare. Progetti faraonici, purtroppo mai realizzati, hanno spesso di fatto impedito la fruizione di siti minori o aree che avrebbero richiesto magari un'opera di programmazione più semplice ma effettiva.
Tra i siti fino ad oggi non fruibili al turista così come alla stragrande maggioranza della popolazione, rimangono le interessantissime grotte dell'area iblea.
La particolare conformazione geologica del siracusano ha portato alla formazione di numerose e spesso interessantissime grotte che, sebbene in parte tutelate, rimangono oggi fruibili essenzialmente agli addetti ai lavori o agli speleologi dilettanti.
E' di questi giorni invece la notizia dell'istituzione del Parco delle Grotte Iblee con lo scopo di valorizzare i più importanti siti del siracusano: la Grotta del Monello, vero gioello naturalistico, la Grotta Palombara e il complesso carsico Sant'Alfio.
Tutti e tre i complessi sotterranei si trovano localizzati a pochi chilometri dal capoluogo. A ovest la Grotta del Monello, a nord, nei pressi di Belvedere e Villasmundo la Palombara e la Grotta Sant'Alfio.
Il progetto o meglio la delibera è della giunta provinciale di Siracusa. Si prevede un tempo di attuazione di tre anni e per il primo anno si è previsto uno stanziamento di circa 25.000 euro che, a dire il vero, non sembrano tantissimi vista la potenziale vastità del progetto.
La prima fase è stata definita di analisi ovvero di studio geologico, paleontologico e archeologico che poi dovrebbe portare alla definizione di alcuni percorsi ecoturistici e didattici.
Il progetto è stato affidato al Cutgana dell'università di Catania che già ha in gestione la preservazione dei complessi sotterranei in questione.
Le premesse sembrano di quelle buone, resta solo da sperare che nei fatti l'istituzione del Parco delle Grotte Iblee possa portare alla fruizione di questo patrimonio di tutti anche ad un pubblico "controllato" ma vasto. La grotta del Monello offre delle unicità biologiche ma anche un meraviglioso percorso di stalattiti e stalagmiti che fino ad oggi è stato appannaggio di pochi. Le grotte Palombara e Sant'Alfio sono oggi accessibili solo con attrezzature speleologiche. Arriveremo a vedere un giorno anche dei percorsi attrezzati (anche piccoli, per carità) per un pubblico senza pretese ? Arriveremo a vedere una segnaletica turistica adeguata che porti a questi siti, il loro inserimento nelle guide turistiche internazionali e un servizio di accoglienza e spiegazioni comparabile con quello di grandi realtà italiane ed europee ?
La burocrazia si è messa in moto, bisognerà attendere i prossimi anni per vedere se vi saranno anche risultati concreti.
Di opportunità il territorio ne offrirebbe tante, soprattutto in termini di ecoturismo. Il complesso Palombara, a nord di Belvedere si trova vicinissimo al Castello Eurialo e all'ipotetico parco delle mura dionigiane. A poca distanza anche il termine della nuova pista ciclabile siracusana che termina a Targia e senza grosse difficoltà (magari con la sponsorizzazione di qualche grande centro commerciale di cui pullula la zona) potrebbe essere prolungata fino alla vicina area naturalistica della Palombara. Insomma una vera possibilità di riscatto per un territorio ai margini di uno dei poli petrolchimici più grandi d'Europa.
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Credits: La foto di questa pagina è tratta dal sito del Cutgana

lunedì 23 novembre 2009

Notizie degli Scavi online

Consultarle online con Archive.org


Chi lavora nel campo dell'archeologia o anche quanti sono semplicemente appassionati ricercatori del passato ben conoscono le "Notizie degli Scavi" pubblicate dall'Accademia dei Lincei, una vera e propria miniera di informazioni sugli scavi archeologici effettuati in passato, a partire dalla fine del XIX secolo.
La parte di documentazione è importante quanto la parte di lavoro sul campo e, frugando tra le pagine delle "notizie degli scavi", si trovano i resoconti, i rilievi le considerazioni fatte dagli archeologi che in passato hanno lavorato su un sito.
Nel caso specifico della Sicilia è un vero piacere consultare le relazioni di fine ottocento-inizi novecento, spesso scritte da quel meticoloso e instancabile archeologo che era Paolo Orsi e che tanto lustro diede all'archeologia siciliana.
Vivendo nell'epoca di internet sarebbe comodo poter possedere un comodo DVD con la raccolta completa delle "notizie degli scavi" da poter esplorare a proprio piacimento.
Una realtà putroppo ancora oggi utopica. Possedere i volumi è laborioso e costoso e l'unica soluzione applicabile è una visita alle biblioteche delle soprintendenze, sperando che siano fruibili e ben fornite.
Eccovi però una piccola chicca: l'America non cessa di stupirci e, nel fervore di condivisione di documenti non più coperti da copyright e di libera condivisione della informazioni scientifiche per scopi didattici (che a dire il vero oggi in Italia ancora latita), è possibile trovare digitalizzati online un discreto numero di volumi delle "notizie degli scavi" in comodi formati elettronici quali il pdf.
Eccovi allora 2 link risultanti dalla ricerca effettuate su biblioteche statunitensi e canadesi:

- Notizie degli scavi - biblioteche statunitensi

- Notizie degli scavi - biblioteca canadesi

Il periodo dei volumi pubblicati va grossomodo dal 1885 al primo quarto del XX secolo, un periodo d'oro per la ricerca archeologica italiana. Si tratta di migliaia di pagine scansionate con relazioni degli scavi effettuati in tutta la penisola. Un vero patrimonio di informazioni messo a disposizione della collettività !

giovedì 19 novembre 2009

Chiuso l'anfiteatro di Catania

Si spera nella riapertura entro la fine dell'anno


Uno dei monumenti di epoca romana più famosi di Catania è inaccessibile al pubblico da poco più di un mese. Si tratta dell'anfiteatro romano ubicato in piazza Stesicoro . La chiusura ai visitatori è dovuta alle lesioni di una delle due colonne poste all'ingresso del monumento che potrebbe causare il crollo dell'architrave sovrastante.
Diversi quotidiani regionali hanno purtroppo fatto notare che ancora una volta i tempi tecnici previsti sembrano del tutto sproporzionati all'entità del danno. Si tratta infatti solamente di una riproduzione di una colonna antica, realizzata nel 1906 insieme all'architrave nell'ottica del recupero del monumento.
Probabilmente un'impalcatura o un anello di ferro sarebbe stata una soluzione momentanea che avrebbe permesso di mettere in sicurezza la struttura non causano di contro il disservizio ai visitatori.
L'intera questione è però nelle mani del Comune a cui la soprintendenza archeologica di Catania intende affidare la gestione in quanto il bene, scavato nel 1906, non ricade nella legge del 1909 che attribuisce allo stato il possesso di tutti i beni archeologici.
Sarà quindi il Comune di Catania a provvedere alla custodia, alla biglietteria e anche al restauro dell'anfiteatro di piazza Stesicoro. Per lo studio del progetto è stata incaricata l'università che farà gli opportuni rilievi, proporrà un progetto di recupero che dovrà essere vagliato dall'ente di tutela e infine sarà personale del Comune stesso a provvedere ai lavori.
Insomma, ancora una volta, la burocrazia sembra immobilizzare la fruizione pubblica dei beni culturali.
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Foto:L'immagine utilizzata nel post è pubblicata con licenza Creative Commons e tratta da http://www.flickr.com/photos/34409164@N06/ / CC BY 2.0

martedì 17 novembre 2009

L'Italia e la "libertà di panorama" (2)

Un video per riderci sopra e per riflettere


Abbiamo trattato solo pochi giorni fa lo spinoso problema della "libertà di panorama" in Italia e della fotografia dei beni culturali.
Sull'argomento ci viene segnalato questo gustoso video pubblicato da Youtube che riportiamo per dare un tocco di "humor" ad una questione alquanto complicata.

Si tratta di una scena estratta dal film "Totò Truffa '62" con Totò e Nino Taranto.
Quante volte avremo visto il principe della risata in questa sequenza in cui si finge il "proprietario della Fontana di Trevi" arrivando a chiedere un compenso per ogni foto scattata dai turisti.
Vedere questa scena in questo vecchio film ci fa certamente sorridere per la sua assurdità ma, in fondo, a seguita della legge Ronkey sui beni culturali non si sostiene che sia questa la situazione giuridica in Italia con gli enti di tutela che detengono diritti di immagine su opere di artisti anche se morti da secoli ?
Ancora una volta la satira serve per ridere e rifletterci su...



lunedì 16 novembre 2009

Castello di Donnafugata: orario invernale

Resi noti gli orari invernali del monumento


Il Comune di Ragusa ha reso noti gli orari di apertura per la stagione invernale del Castello di Donnafugata, la storica residenza aristocratica ottocentesca a pochi chilometri da Ragusa.


Ecco gli orari aggiornati:

- Dal martedì al sabato dalle 9 alle 14 (chiusura cassa ore 13)

- Domenica dalle 9 alle 15.50 (chiusura cassa ore 15.30)

- Lunedì chiuso

Per approfondimenti sul castello consigliamo la pagina dedicata sul sito Hermes

domenica 15 novembre 2009

Apertura nei week-end per il castello di Palazzolo

Il sindaco di Palazzolo Acreide sull'apertura del Castello


Sulle pagine di questo blog ci siamo già occupati dell'inaugurazione al pubblico del castello medievale di Palazzolo Acreide e della constatazione della sua difficile fruibilità per i visitatori.
Il castello medievale di Palazzolo AcreideIn un articolo apparso in questi giorni sui quotidiani locali, il sindaco di Palazzolo Acreide, ha confermato che per il momento l'apertura del castello dovrà essere relegata ai soli week-end dal momento che il servizio viene attualmente espletato da dipendenti dell'ufficio turistico e volontari del servizio civile.
Purtroppo le risorse finanziarie non permettono al Comune un'apertura continuativa del sito, la promozione dello stesso e la realizzazione di avvenimenti collaterali.
Nelle intenzioni del Comune vi è la pubblicazione di un bando che affidi i servizi di apertura e promozione del castello medievale a dei privati che possano in tal modo espletare al meglio il servizio.
Insomma, questo nuovo gioiello della cittadina montana per il momento rimarrà fruibile solo in maniera ridotta e, nel corso della settimana, eventualmente su prenotazione presso l'ufficio turistico del Comune.
Allo stesso modo anche l'opportuna segnaletica turistica deve ancora essere realizzata mentre si spera nei prossimi mesi di aprire anche l'Antiquarium del castello che conterrà i reperti archeologici recuperati dalla soprintendenza nel corso dei recenti scavi.
L'auspicio è che quanto prima questo nuovo bene culturale possa trovare una modalità di gestione valida ed efficace. L'apertura del castello aggiunge infatti un nuovo motivo di richiamo turistico alla cittadina di Palazzolo Acreide. La sua architettura barocca è già stata premiata alcuni anni fa con il titolo di "patrimonio dell'Unesco".
Oltre allo splendido centro storico i turisti possono oggi trovare a Palazzolo il parco archeologico di Akrai, il museo delle tradizioni popolari "Uccello", il museo dei viaggiatori in Sicilia e ora, da ultimo anche il castello medievale. La città insomma, negli ultimi anni si appresta a divenire uno dei nuovi poli di attrazione turistica della provincia di Siracusa grazie anche alle sue ricchezze naturalistiche e alle tradizioni enogastronomiche.
La valorizzazione di un sito naturalistico come il bosco di Baulì e l'apertura di un sito archeologico negato come i "Santoni" sarebbero poi il giusto coronamento per un'area ricchissima di risorse culturali e turistiche.

sabato 14 novembre 2009

"Vivi la natura" con il corpo forestale di Siracusa

Scopriamo le aree naturalistiche del siracusano


Il Corpo Forestale di Siracusa in collaborazione con le associazioni Ente Fauna Siciliana e Associazione Micologica Bresadola ha presentato il progetto "Vivi la Natura" volto a valorizzare e far conoscere le bellezze delle aree naturalistiche siracusane con l'ausilio di visite guidate e attività quali il birdwatching.
Il progetto prende il via dal mese di novembre 2009 e proseguirà anche nei mesi successivi.

Birdwatching nella riserva di Vendicari

Si riporta di seguito il programma degli appuntamenti del mese:

15 novembre 2009 - Riserva Naturale Orientata di Vendicari
Escursione a cura del Corpo Forestale con la collaborazione dell’Ente Fauna Siciliana Una piacevole passeggiata in una delle zone umide più rappresentative d'Europa alla scoperta della macchia mediterranea, delle abitudini migratorie di numerose specie di uccelli che la scelgono come sosta e delle importanti testimonianze archeologiche ed antropologiche che racchiude.

Programma del 15 novembre 2009: Ore 09,00 - Accoglienza visitatori a cura del Corpo Forestale R.S. Ore 09,30 - Inizio visita alla Riserva Ore 10,00 – Birdwatching Ore 10,30 - Visita al Centro di Educazione Ambientale (case dei Pescatori) Ore 11,30 - Visita dello stabilimento ellenistico per la lavorazione del tonno Ore 12,00 Visita del Castello Svevo-Aragonese Durata mezza giornata. Servizio guida a cura di: Corpo Forestale R.S. ed Ente Fauna Siciliana. Partecipazione gratuita. Partenze ore 9:30 Raduno: Ingresso principale Riserva Vendicari – Torre Vendicari Difficoltà media Portare acqua, scarpe da trekking, mantellina antipioggia, pranzo a sacco.
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29 novembre 2009 - Bosco Contessa - Buscemi
Escursione a cura del Corpo Forestale con la collaborazione dell’ Ente Fauna Siciliana e dell’Associazione Micologica Bresaola di Siracusa Visita guidata alla scoperta del bosco e del suo ecosistema - osservazione di varie specie di funghi - dimostrazione di attività artigianali legate alle tradizioni locali Programma del 29 novembre 2009: Ore 09,00 - Accoglienza visitatori a cura del Corpo Forestale R.S. presso il Distaccamento di Buccheri Ore 09,30 - Inizio visita al Bosco Demaniale “ Contessa” Ore 10,00 – Osservazione e riconoscimento funghi Ore 11,30 - Visita di una masseria (case Contessa) – Racconti e storie su Monte Lauro Ore 12,30 – Pranzo a sacco Durata mezza giornata. Servizio guida a cura di: Corpo Forestale R.S. ed Ente Fauna Siciliana. Partecipazione gratuita. Partenze ore 9:30 Raduno: Buccheri – Caserma Forestale Difficoltà media Portare acqua, scarpe da trekking, mantellina antipioggia, pranzo a sacco.
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Per informazioni: Corpo Forestale Regione Siciliana Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Siracusa Tel.: 0931449335 – 0931449374 e-mail: irfsr.foreste@regione.sicilia.it

venerdì 13 novembre 2009

L'Italia e la "libertà di panorama"

Attenzione nel fotografare i beni culturali in Italia


Sapevate che l'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove non vi è la "libertà di panorama" ?
In realtà la maggior parte di noi ignora del tutto di cosa stiamo parlando eppure, che siate fotografi professionisti o semplici appassionati, è un argomento che dovrebbe starvi molto a cuore.
In tutto mondo vige la normativa sul copyright che prevede che i diritti di un autore (e dei suoi discendenti) sulle opere realizzate cessano 70 anni dopo la morte dell'autore stesso.
In alcuni casi però (soprattutto nel caso di edifici) essi si trovano in luoghi e contesti pubblici e pertanto è facile che rientrino nelle foto panoramiche.
Foto effettuate liberamente nel British Museum: impensabile in ItaliaLa libertà di Panorama garantisce appunto la possibilità di effettuare e pubblicare foto di edifici e monumenti sebbene il loro autore sia ancora in vita o morto da meno di 70 anni.
Questo nella maggior parte dei paesi del mondo ma non in Italia dove si applicano ancora delle obsolete norme risalenti al 1941. E' così che ad esempio un sito divulgativo e no-profit come Wikipedia ha dovuto cedere alle pressioni del Polo Museale Fiorentino e rimuovere le immagini di opere di artisti ancora in vita mentre, al contempo, ha potuto lasciare le opere di artisti italiani conservate in musei stranieri. Azioni come questa fanno seriamente riflettere su quanto le istituzioni puntino seriamente alla divulgazione della cultura e dell'arte italiana e quanto invece i beni culturali risultino uno dei più redditizzi business del nostro paese.

Qualcosina in passato si è mosso in ambito parlamentare con la presentazione di una legge sul "fair use" ovvero sull'uso lecito delle immagini di beni culturali e monumenti, che limiti le strumentalizzazioni e le interpretazioni personali delle leggi sui copyright.

Un altro elemento entrato negli ultimi anni nel calderone italiano delle soluzioni fantasiose ed improvvisate è poi il concetto di "immagine degradata". La legge di riforma della SIAE in un suo comma cita testualmente che è

"...consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate per scopi didattici o scientifici e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro".

Come un articolo della rivista "Panorama" fa notare, pensate alle migliaia di docenti che risultavano fuorilegge per aver pubblicato sui propri siti materiale didattico per i propri studenti.
Ovviamente con un'ambiguità tutta italiana il termine "degradato" non è stato opportunamente quantificato e si presta a mille interpretazioni.

Anche nei musei di Vienna nessun divieto per effettuare fotografie...Quel che è dato di capire ai poveri fotografi amatoriali e non, in base all'interpretazione della norma ed anche in base a quanto è stato risposto in sede di interrogazioni parlamentari è che adesso si possono pubblicare anche immagini di opere di artisti viventi, purchè queste vengano degradate.

Nella stessa interrogazione parlamentare si fa presente che in Italia la liberà di panorama è riconosciuta per il principio che il comportamento non vietato da una norma va considerato lecito.
L'interrogazione è andata oltre specificando che la pubblicazione è possibile:

"per qualunque scopo, anche commerciale, salvo che, modificando o alterando il soggetto non si arrivi ad offenderne il decoro ed i valori che esso esprime".
La stessa interrogazione ha anche risposto alla domanda relativa al pagamento dei diritti d'autore agli artisti ancora in vita ed ha specificato:

"in particolare è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico e scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Pertanto ove il soggetto fosse opera di un autore vivente, l'utilizzo non potrà avvenire che nei limiti anzidetti"
Per quanto invece riguarda i monumenti (quindi i casi in cui gli autori sono deceduti da più di 70 anni) si fa riferimento al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio:

"...il problema chiaramente non riguarda le opere considerate beni culturali, ossia aventi più di cinquant'anni e di interesse culturale che si trovano in consegna nei musei e negli altri luoghi della cultura le quali possono essere riprodotte ai sensi e con i limiti previsti dagli art. 107 e 108 del codice dei beni culturali e del paesaggio".

Nessun canone è dovuto per scopi personali o didattici mentre questo è previsto per usi commerciali.
L'interrogazione parlamentare del 5/2/08 poi si sofferma sulle possibilità di fotografare opere nei musei. Le opere d'arte nei musei ricadono sempre nella disciplina del d.l. 42/2004, art. 107 e 108. Le amministrazioni possono dare autorizzazione per foto per uso personale mentre è richiesto un canone per uso commerciale (e questo, incredibilmente, anche qualora le opera d'arte non siano più coperte dal diritto d'autore come il più delle volte accade).
Provate di contro ad andare al British Museum di Londra o nei principali musei europei e vedrete come il diritto di fotografare non viene quasi mai messo in discussione.

Per quanto riguarda invece le opere che si trovano in luoghi pubblici e non più coperte da diritti d'autore (i famosi 70 anni), non vi sono limiti alla fruizione, anche fotografica.

Dopo questo articolo avete le idee più chiare ?

Noi sinceramente no, l'impressione è che come spesso accade, in Italia le leggi giochino sull'ambiguità e lo spinoso tema della fotografia dei beni culturali venga trattato in maniera contraddittoria e poco chiara da diversi testi di legge.
Difficile dare consigli ad un fotografo, webmaster o blogger se non quello di agire con buon senso e sperare che l'autorità competente di turno non interpreti a proprio modo (e in vostro sfavore) la normativa vigente.

Certamente la situazione italiana è del tutto anomala nel quadro mondiale e se si dovessero interpretare alla lettera determinate normative potrebbe venire in mente anche di vietare ai turisti la fotografia dei nostri monumenti quando visitano le nostre città (è già capitato !) o ad ogni fotografo di matrimoni che immortala gli sposi davanti ad una chiesa andrebbe chiesto un corrispettivo dall'ente di tutela o le fotografie contenute nei mille opuscoli di promozione turistica di agenzie viaggi e associazioni di promozione dovrebbero essere pubblicate solo dopo aver pagato la tariffa di cui sopra all'ente di tutela (che probabilmente andrebbe in congestione oltre a divenire in brevissimo tempo l'istituzione più ricca d'Italia).
Insomma un tema su cui tanto si potrebbe discutere ma che soprattutto andrebbe regolamentato con norme chiare e semplici.
Per approfondire l'argomento proponiamo di seguito una serie di articoli e link sulla questione della "libertà di panorama" e della "fotografia di beni culturali".

Per approfondire:


- Il testo del Dlgs 42/2004 "Codice Urbani" o dei beni culturali e del paesaggio

- La legge del 22 aprile 1941 su diritti d'autore

- La clausola "fair use" presente nella legge statunitense sul copyright

- Il disegno di legge per la riforma della SIAE

- Testo dell'interrogazione parlamentare sulla "libertà di panorama"

- Testo dell'interrogazione parlamentare sulla possibilità di effettuare foto nei musei

- Legislazioni internazionali sulla "libertà di panorama"

- L'inchiesta di Punto Informatico che ha dato il via alla vicenda

- Un articolo del settimanale "Panorama" sulle immagini che Wikipedia ha dovuto rimuovere dal proprio sito

- Interessante articolo di Luca Spinelli

- Interessante articolo pubblicato su Studiofonzar.com

- Un emblematico articolo pubblicato su Nadir Magazine

- Il "Minottino", manuale di sopravvivenza giuridica per blogger scritto dall'Avv. Minotti e liberamente scaricabile


Le fotografie contenute in questo post sono state effettuate in musei esteri: il British Museum di Londra ed il Kunsthistorisches Museum di Vienna

giovedì 12 novembre 2009

Cercare immagini con Tin Eye

Il primo Reverse Image Search Engine


I motori di ricerca quali Google, Yahoo, Virgilio e tanti altri sono ormai entrati nella nostra routine quotidiana così come le loro utilissime funzioni che permettono di cercare direttamente immagini anzichè pagine internet.

Cosa dovremmo fare se invece avessimo un'immagine e volessimo trovare tutti i siti internet in cui questa immagine viene utilizzata ?
Ci occorrerebbe un "reverse image seach engine" ovvero un motore di ricerca che funziona al contrario: analizza la nostra immagine e poi esplora il suo database confrontandola con milioni di pagine alla ricerca di altre webpages dove è stata utilizzata, magari alterate nelle dimensioni, nei colori o con delle aggiunte grafiche.
Fino a poco tempo fa i reverse searche engine erano pura utopia. Da qualche tempo è però online la versione Beta (cioè ancora in prova) di Tin Eye, un motore di ricerca che fa proprio questo.Il suo funzionamento è semplicissimo. Ci si collega al sito www.tineye.com e ci si trova la tipica interfaccia di ogni motore di ricerca con il campo da cercare e la casella "Search".
In realtà di campi ne abbiamo due. Dobbiamo inserirvi l'immagine di cui vogliamo trovare le copie sul web. Se l'immagine è un file sul nostro computer basta inserirla nel campo di sinistra selezionandola col classico tasto "Sfoglia", altrimenti è possibile cercare direttamente un'immagine contenuta in una pagina web immettendo l'Url a destra.
Una volta cominciata la ricerca ci verranno visualizzate nei risultati tutte le pagine dove la stessa immagine viene utilizzata, anche se è stata alterata.

Le applicazioni sono innumerevoli: webmaster e fotografi possono ad esempio verificare se dei loro prodotti grafici vengono utilizzati su internet senza consenso. Allo stesso modo se troviamo un'immagine che ci piace, magari a bassa risoluzione possiamo andare a cercarne una identica a risoluzione maggiore oppure possiamo cercare la fonte originaria di un'immagine trovata su una pagina priva di riferimenti.
Un esempio pratico:
Ho provato a cercare una famosissima immagine realizzata per il National Geographic dal fotografo Steve McCurry.
Da Google ho inserito nel campo ricerca "National Geographic" e mi sono connesso ad uno dei tanti siti che pubblicano la pluripremiata immagine di una ragazza afghana realizzata da McCurry.



Ne ho preso l'Url e poi mi sono collegato a Tin Eye. Nel campo di destra ho inserito l'Url che avevo registrato prima e dopo pochi secondi il motore di ricerca mi ha visualizzato l'elenco delle immagini pubblicate nella pagina chiedendomi quale desiderassi cercare.

Ho selezionato l'immagine voluta e dopo pochi secondi mi è arrivato un elenco di 366 siti che contenevano la stessa immagine in vari formati e risoluzioni...


Come detto Tin Eye è ancora in fase di Beta test e pertanto funziona a "mezzo servizio". Il database di siti è ancora limitato a poco più di un milione di pagine e per, tale motivo, spesso i risultati delle ricerche sono infruttuosi o lacunosi.
Le premesse per un servizio innovativo ed utile ci sono però tutte e, pertanto, conviene tenere d'occhio nei prossimi mesi la crescita di nuovo reverse image seach engine.

mercoledì 11 novembre 2009

Nuovi scavi a Leontinoi

Riprendono gli scavi nell'antica colonia


Veduta degli scavi di Leontinoi
A parecchi anni di distanza dall'ultimo scavo archeologico è stato comunicato che riprenderanno a breve i lavori di scavo all'interno dell'area archeologica di Leontinoi (Carlentini), antica colonia calcidese.
Lo studio verrà affidato alla scuola di specializzazione in archeologia dell'università di Catania, diretta dal Prof. Massimo Frasca.
Leontinoi fu una delle più fiorenti colonie greche sorte a partire dall'VIII sec. a.C. sulla costa orientale della Sicilia. Lo storico Polibio ne diede un'ampia descrizione nella sua opera. Oggi l'area archeologica risulta compresa tra i due abitati moderni di Lentini e Carlentini ed è scavata soltanto in minima parte. Il parco archeologico purtroppo, per problemi di custodia è difficilmente accessibile al pubblico così come le vicine vestigia di epoca medievale e moderna a partire dal "castellaccio" a diversi oratori rupestri ricchi di affreschi.
Gli scavi saranno possibili grazie ad un contributo di 4000 € dell'amministrazione comunale. Precedenti campagne di indagine che hanno interessato in particolar modo la zona delle fortificazioni urbane, si sono svolte negli anni cinquanta e tra il 1987 ed il 1995. Poi sono seguiti quindici anni di attesa per l'avvio di questa nuova campagna.

Bibliografia per approfondire:

- M.Frasca (a cura di), Leontini. Il mare, il fiume, la città (2004)
- F. Valenti, Leontinoi. Storia della città dalla preistoria alla fine dell'impero romano (2007)
- C. Gula, Storia di Leontini (1995)

lunedì 9 novembre 2009

[presentazione] La Sicilia in età arcaica dalle apoikiai al 480 a.C.

Presentazione volume


Riceviamo e pubblichiamo la locandina relativa alla presentazione del nuovo volume dedicato alla storia e all'archeologia della Sicilia greco-arcaica dal titolo "La Sicilia in età arcaica, dalle apoikiai al 480 a.C. a cura di Rosalba Panivini e Lavinia Sole della soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta.
L'incontro avrà luogo presso i locali della facoltà di lettere dell'univerisità di Catania venerdì 13 novembre alle ore 17.30

Cliccate sulla locandina per la visualizzazione ingrandita

La Sicilia in età arcaica dalle apoikiai al 480 a.C.

venerdì 6 novembre 2009

Salvare Kamarina

Il disfacimento di un sito archeologico


Veduta di KamarinaKamarina, antica colonia greca fondata nel V sec. a.C. è uno dei più importanti siti archeologici della provincia di Ragusa. Il sito, scavato già dall'archeologo Paolo Orsi agli inizi del novecento è oggi ancora in larga parte da riscoprire. Nonostante ciò nell'area dell'antica colonia è stato realizzato un museo archeologico che raccoglie i resti venuti alla luce e vi sono interessanti vestigia come l'agorà, la casa del mercante e la casa dell'altare.
Assediata da un moderno villaggio turistico la presunta area di estensione dell'antico abitato è recintata ma, a partire dagli inizi del 2009 cittadini e associazioni denunciano il totale stato di abbandono e degrado del sito archeologico. Una situazione che vede recinzioni divelte ma soprattutto l'incessante franare della costa dovuta all'erosione marina che sta facendo inesorabilmente sparire pezzi della nostra storia. Questo senza che provvedimenti urgenti e seri siano stati presi dagli organi regionali siciliani. E' di questi giorni la notizia che è stato avviato un vertice per fare il punto della situazione e che sono stati avviati dei lavori di manutenzione.
Condividiamo però su questo blog due video che ben danno l'idea della gravità della realtà di Kamarina. E' passato quasi un anno dalle prime denunce e soltanto dopo lunghe polemiche sui giornali ci si comincia a muovere quando risulta evidente la necessità di un'azione rapida ed energia per fermare il disfacimento di Kamarina.
Invitiamo a condividere il più possibile queste pagine e questi video in modo che la situazione venga resa nota in campo nazionale nel mondo della cultura.


Video di Tano Melfi pubblicato su Youtube





Video Kamarina la quinta distruzione di Giovanni Lunetta, pubblicato su Youreport

martedì 3 novembre 2009

Il Bellomo oltre il museo

Iniziative culturali alla Galleria Bellomo di Siracusa


Riaperta nel mese di Ottobre, dopo lunghi anni di restauri, ora la Galleria Regionale Bellomo di Siracusa, punta a divenire più di un semplice museo. Il progetto della direzione è infatti quello di promuovere una serie di iniziative collaterali all'interno degli spazi museali per avvicinare la cittadinanza e non solo i turisti al museo Bellomo.
Diamo pertanto notizia dei prossimi eventi previsti alla galleria:

Mercoledì 4 novembre, alle ore 17.30 si terrà una conferenza sul restauro dell'Annunciazione di Antonello da Messina, l'opera più importante del Bellomo. La conferenza sarà tenuta da Giuseppe Basile, direttore del centro nazionale per il restauro di Roma. Verranno illustrati i dettagli del restauro integrativo che è stato effettuato sul capolavoro. Per non falsare la storia del dipinto la tecnica del restauro è reversibile, con semplicità sarà quindi possibile in qualsiasi momento eliminare le integrazioni alle parti danneggiate.

Sabato 7 novembre, sempre all'interno del museo è previso un momento musicale con l'esibizione del quartetto d'archi dell'ERSU di Catania con musiche di Handel, Haydn, Pachelbel e Mozart.

Domenica 8 novembre
è previsto un altro momento musicale nell'attigua e antichissima Chiesa di San Martino. Si esibirà in concerto il duo Libertucci-Savasta.

Domenica 15 novembre, presso la galleria è invece previsto l'incontro "L'Annunciazione a Maria: riflessione biblica per l'uomo di oggi" curato da Mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa.

Volontariato, Associazionismo, Beni Culturali

Programma del seminario di studi


Riceviamo da Siciliantica e pubblichiamo il programma del seminario di studi su "Volontariato, associazionismo, beni culturali", che si svolgerà a Palermo in una serie di incontri a partire dal prossimo 12 novembre fino al 10 dicembre.
Il seminario vede il patrocinio della Soprintendenza del Mare ed il tema è di quelli importanti. L'immenso patrimonio culturale italiano non può che attingere al volontariato di qualità e, di contro, tante persone nel nostro paese sono desiderose di essere utili nel sociale nel campo dei beni culturali.
Per gli interessati pubblichiamo di seguito il programma completo, cliccate sull'immagine per vederlo ingrandito:

Da Brucoli a Palazzolo: beni restaurati ma chiusi

Bollettino delle segnalazioni dei siti non fruibili


Se su queste pagine con estremo piacere segnaliamo l'inaugurazione di nuovi siti archeologici per il pubblico, diamo aggiornamenti su iniziative culturali ed orari di apertura dei monumenti, a malincuore dobbiamo però anche segnalare i troppi disservizi che ancora si registrano.
A gran voce (e giustamente) politici e non fanno notare come il turismo possa essere la vera grande risorsa economica della Sicilia ma, spesso, ci si scontra con una realtà fatta di disservizi, leggerezze o scarso coordinamento tra tutela e fruizione dei beni culturali.
Riportiamo pertanto alcune segnalazioni giunte a cavallo della festività dell' 1 novembre, una di quelle occasioni da non perdere per tenere aperti i siti e puntare alla tanto proclamata destagionalizzazione del turismo in Sicilia.
Chiuso e sigillato, per i visitatori desiderosi di vederlo è risultato il sito del castello medievale di Palazzolo Acreide, inaugurato da poche settimane.
Fin dall'inaugurazione è stato spiegato che nella prima fase il castello sarebbe stato aperto solamente nei week-end (come d'altro canto recita anche l'orario di apertura affisso all'ingresso). Nulla da fare invece per quanti ieri volevano visitare il sito. Telefonando all'ufficio turistico del comune per chiedere spiegazioni, la risposta (alquanto insoddisfacente) era che normalmente avrebbe dovuto essere aperto ma se il cancello era chiuso evidentemente non vi sarebbe stata apertura (...).
Non si può certo dir meglio per un altro sito da poco restaurato, lo splendido castello di Brucoli. La fortezza, finalmente riportata all'antico splendore è chiusa a tempo indeterminato. Plausi per i lavori eseguiti ma questi non dovrebbero andare di pari passo con la fruibilità ?
D'altra parte in provincia di Siracusa si è registrata la chiusura pomeridiana dello stesso parco archeologico della Neapolis, il più visitato monumento della provincia, tra gli sguardi stupiti dei numerosi turisti che volevano approfittare del giorno di festa.
Insomma, alcuni esempi per dire che i proclami di economia basata sul turismo vanno sempre bene ma a questi devono poi seguire i fatti con una effettiva organizzazione e possibilità di fruizione delle bellezze artistiche.

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Immagini: Visitatori stupiti davanti al cancello chiuso del castello di Palazzolo Acreide e il neorestaurato castello di Brucoli, vicino Augusta. Le foto di questa pagina sono di proprietà di Hermes Blog. Sono liberamente riutilizzabili inserendo un link alla nostra homepage www.hermes-sicily.blogspot.com

lunedì 19 ottobre 2009

Programma Autunno 2009 di Hermes-Sicily


Pubblicato il programma aggiornato


E' stato pubblicato il programma aggiornato delle escursioni archeologiche e delle visite guidate Hermes Archeologia e Turismo - Autunno 2009.

Il programma è consultabile sul sito internet http://www.hermes-sicily.com/. Si tratta di una serie di escursioni e visite guidate che si terranno ogni fine settimana (dal venerdì alla domenica), alla scoperta della Sicilia sud-orientale. In alcuni casi si tratta di siti minori o meno conosciuti al turismo di massa ma non per questo meno suggestivi e, anzi, meritori di essere valorizzati. Ma vediamo qualche dettaglio del programma.

Ogni venerdì pomeriggio si terrà una escursione guidata al sito archeologico di Megara Iblea, un'antica colonia greca fondata a nord di Siracusa nell'VIII sec. a.C. Dopo la distruzione della città avvenuta nel III sec. a.C. ad opera dei romani, non è mai più stata ricostruita. Per tale motivo passeggiare tra le rovine di questa antica colonia costituisce quasi un "viaggio nel tempo" che permette di immergersi nella vita quotidiana di oltre 2500 anni fa.

Ogni sabato mattina si terrà una visita guidata al Castello Maniace, il suggestivo castello costruito per volontà dell'imperatore Federico II di Svevia a Siracusa, sulla punta estrema dell'isola di Ortigia. Recentemente sono terminati i restauri al monumento che adesso è nuovamente fruibile al pubblico.

Ogni sabato pomeriggio si effettuerà una visita guidata al centro storico barocco di Noto, patrimonio dell'Unesco. La visita attraverserà il corso principale toccando alcuni dei monumenti più celebri della città: la chiesa di Santa Chiara, la cattedrale, palazzo Ducezio, palazzo Nicolaci...

Per quanti sono invece curiosi di scoprire i ruderi dell'antica Noto medievale, ogni domenica mattina viene organizzata un'escursione archeologica a Noto antica, sito posto alcuni chilometri a nord di Noto. Si tratta di un leggero trekking che porterà ad esplorare questa suggestiva zona naturalistico-archeologica per ritrovare i resti delle mura della città, la torre e le prigioni, i ruderi di chiese e palazzi e anche testimonianze antichissime di epoca greca.

Domenica pomeriggio, infine, si propongono visite guidate al Castello Eurialo di Siracusa. Si tratta della più importante fortezza di epoca greca esistente, giunta fino ai giorni nostri. Sull'altipiano dell'Epipoli, sopra Siracusa, sorgono i resti delle torri, dei fossati e degli innumerevoli cunicoli sotterranei che costituivano parte attiva delle difese della città.

Queste escursioni sono pensate per piccoli gruppi di visitatori che desiderosi di usufruire di una visita guidata vogliono aggregarsi ad un gruppo più ampio. Informazioni sui costi, sui dettagli della visita e sulle modalità di prenotazione sono disponibili a questa pagina.

giovedì 15 ottobre 2009

Si apre al pubblico il castello di Palazzolo

Sabato l'inaugurazione del castello medievale


Dopo un lungo lavoro di scavi, ricerche e restauri, Palazzolo Acreide sta per riappropriarsi di un altro pezzo della propria storia. Questa domenica, infatti, verrà per la prima volta aperto al pubblico il castello medievale della città.

castello medievale di Palazzolo AcreideIl lavoro che il comune, in collaborazione con la soprintendenza, sta svolgendo per rendere nuovamente fruibili e restaurare i monumenti cittadini è encomiabile. In quest'ottica alcuni anni fa è partito il progetto di rilancio e risistemazione dell'antico quartiere medievale.
L'inizio degli eventi è previsto per sabato 17 ottobre. Si comincerà con un convegno di studi sul castello che si terrà alle ore 18 presso il municipio. Poi, domenica 18, il grande si avrà l'inaugurazione vera e propria.
Nel corso della mattinata è previsto un corteo medievale in costume con sbandieratori, musici, falconieri ed artisti di strada. Alle ore 11, invece, vi sarà la cerimonia d'inaugurazione del castello.
Il pubblico potrà visitare il monumento nell'arco dell'intera giornata. Alle ore 18 dentro il maniero è prevista l'esibizione della compagnia "La Giostra" mentre alle ore 19.30 nella basilica di San Paolo canterà l'ensemble "Musicantiqua".

mercoledì 14 ottobre 2009

Riapre la Galleria Bellomo


Sabato prossimo l'inaugurazione


Dopo lunghi anni di restauri, lentezze burocratiche e stop a causa di carenze di fondi, tra pochi giorni Siracusa si riapproprierà della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo.
La Galleria, ubicata in Ortigia, in via Capodieci, è un tassello fondamentale per la copertura museale della storia cittadina.
Il museo archeologico "Paolo Orsi" comprende le epoche dalla preistoria all'età romana mentre la Galleria Bellomo comprende reperti di epoca medioevale e moderna.
Sebbene il "Seppellimento di Santa Lucia" del Caravaggio non verrà più ospitato dalla galleria, rimane la splendida pinacoteca e l'importantissimo quadro di Antonello da Messina, "L'Annunciazione".
Lo splendido palazzo restaurato verrà inaugurato sabato 17 ottobre e dalle ore 15 sarà nuovamente fruibile al pubblico.


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