martedì 1 dicembre 2009

Il Parco delle Grotte Iblee

Verrà realizzato in provincia di Siracusa


Che la provincia di Siracusa e la Sicilia più in generale sia ricchissima di attrazioni non solo archeologiche e monumentali ma anche naturalistiche ed ambientali è un dato di fatto incontrovertibile.
Uno dei "freni" allo sviluppo turistico dell'area è stato finora la mancanza di atti concreti a fronte di decine di proclami sul futuro turistico dell'isola e sull'eccellenza e sulla qualità su cui la stessa deve puntare. Progetti faraonici, purtroppo mai realizzati, hanno spesso di fatto impedito la fruizione di siti minori o aree che avrebbero richiesto magari un'opera di programmazione più semplice ma effettiva.
Tra i siti fino ad oggi non fruibili al turista così come alla stragrande maggioranza della popolazione, rimangono le interessantissime grotte dell'area iblea.
La particolare conformazione geologica del siracusano ha portato alla formazione di numerose e spesso interessantissime grotte che, sebbene in parte tutelate, rimangono oggi fruibili essenzialmente agli addetti ai lavori o agli speleologi dilettanti.
E' di questi giorni invece la notizia dell'istituzione del Parco delle Grotte Iblee con lo scopo di valorizzare i più importanti siti del siracusano: la Grotta del Monello, vero gioello naturalistico, la Grotta Palombara e il complesso carsico Sant'Alfio.
Tutti e tre i complessi sotterranei si trovano localizzati a pochi chilometri dal capoluogo. A ovest la Grotta del Monello, a nord, nei pressi di Belvedere e Villasmundo la Palombara e la Grotta Sant'Alfio.
Il progetto o meglio la delibera è della giunta provinciale di Siracusa. Si prevede un tempo di attuazione di tre anni e per il primo anno si è previsto uno stanziamento di circa 25.000 euro che, a dire il vero, non sembrano tantissimi vista la potenziale vastità del progetto.
La prima fase è stata definita di analisi ovvero di studio geologico, paleontologico e archeologico che poi dovrebbe portare alla definizione di alcuni percorsi ecoturistici e didattici.
Il progetto è stato affidato al Cutgana dell'università di Catania che già ha in gestione la preservazione dei complessi sotterranei in questione.
Le premesse sembrano di quelle buone, resta solo da sperare che nei fatti l'istituzione del Parco delle Grotte Iblee possa portare alla fruizione di questo patrimonio di tutti anche ad un pubblico "controllato" ma vasto. La grotta del Monello offre delle unicità biologiche ma anche un meraviglioso percorso di stalattiti e stalagmiti che fino ad oggi è stato appannaggio di pochi. Le grotte Palombara e Sant'Alfio sono oggi accessibili solo con attrezzature speleologiche. Arriveremo a vedere un giorno anche dei percorsi attrezzati (anche piccoli, per carità) per un pubblico senza pretese ? Arriveremo a vedere una segnaletica turistica adeguata che porti a questi siti, il loro inserimento nelle guide turistiche internazionali e un servizio di accoglienza e spiegazioni comparabile con quello di grandi realtà italiane ed europee ?
La burocrazia si è messa in moto, bisognerà attendere i prossimi anni per vedere se vi saranno anche risultati concreti.
Di opportunità il territorio ne offrirebbe tante, soprattutto in termini di ecoturismo. Il complesso Palombara, a nord di Belvedere si trova vicinissimo al Castello Eurialo e all'ipotetico parco delle mura dionigiane. A poca distanza anche il termine della nuova pista ciclabile siracusana che termina a Targia e senza grosse difficoltà (magari con la sponsorizzazione di qualche grande centro commerciale di cui pullula la zona) potrebbe essere prolungata fino alla vicina area naturalistica della Palombara. Insomma una vera possibilità di riscatto per un territorio ai margini di uno dei poli petrolchimici più grandi d'Europa.
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Credits: La foto di questa pagina è tratta dal sito del Cutgana

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