sabato 12 dicembre 2009

A Siracusa l'ariete del Castel Maniace

Mostra temporanea della scultura


L'ariete del castel ManiacePer il periodo natalizio e poi fino al prossimo 14 febbraio 2010 il Castello Maniace di Siracusa ospiterà una mostra d'eccezione. Proprio da oggi, 12 dicembre, è infatti ammirabile nelle stanze del castello l'antico ariete di bronzo proveniente dalla stessa fortezza medievale ma che ormai è parte integrante delle collezioni del museo archeologico "Salinas" di Palermo.
Il "ritorno a casa" di questa splendida opera bronzea è quindi un'occasione imperdibile per gli appassionati d'arte ed archeologia che finora potevano ammirarne in loco solamente una copia.
L'ariete bronzeo è una scultura di epoca ellenistica che venne realizzata con la tecnica della "cera persa". Colpisce per la sua finezza e il suo stile realistico. Faceva parte di una coppia di arieti che nel XII secolo vennero recuperati e posti ai lati del portale di ingresso del Castello Maniace su volere dell'imperatore Federico II di Svevia.
Qui i due arieti rimasero fino al 1448. In quell'anno il capitano Ventimiglia sventò una congiura ai danni della corona e fece uccidere tutti i traditori. Come premio per la sua fedeltà ottenne le due sculture che vennero traslate nella sua residenza di Palermo.
Il viaggiatore Houel vide i due arieti ancora nel settecento e ne rimase impressionato al punto da disegnarli (una copia della rappresentazione è visibile al Castello Maniace).
Poi, purtroppo, nel corso dei moti rivoluzionari dell'ottocento una palla di cannone colpì e distrusse uno dei due arieti. L'altro invece è giunto intatto ai giorni nostri e rimarrà esposto a Siracusa fino al prossimo mese di febbraio per la gioia dei Siracusani e dei turisti.
L'opera sarà ammirabile visitando il castello, posto sull'estremità dell'isola di Ortigia, dal martedì alla domenica dalla 10 alle 14. Informazioni telefonando al 0931.4508204 o scrivendo a soprisr.area@regione.sicilia.it

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Credits: Immagine tratta dal sito dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali

giovedì 10 dicembre 2009

Ritrovate delle terme romane a Siracusa

Continuano le scoperte archeologiche a seguito dei lavori pubblici


Scoperte terme romane a SiracusaI lavori pubblici che dall'inizio del 2009 stanno interessando Siracusa mese dopo mese stanno portando alla scoperta di nuove vestigia archeologiche che a poco a poco stanno permettendo di ricostruire il volto della città in epoca romana.
La scorsa settimana, nel corso dei lavori che stanno interessando viale Cadorna sono venuti alla luce i resti di un edificio termale di epoca romana, il più grande finora conosciuto in città. Negli ultimi giorni nel corso dei lavori pubblici è stato liberato un muro in opus reticolatum e, adesso, una serie di ambienti e corridoi -tra cui una grande vasca circolare di mattoni cotti- di un grande edififico termale databile al I sec. a.C.
Nel corso degli scavi sono stati riportati alla luce anche numerosi tubi fittili che servivano per la circolazione dell'aria calda che consentiva l'esistenza di stanze a diverse temperature all'interno delle terme. Nel corso dello stesso scavo, poco distante è stato anche rinvenuto un magazzino contenente delle anfore di vino intatte con i relativi tappi di chiusura.
Al momento i lavori pubblici sono stati interrotti per consentire uno scavo archeologico d'emergenza. Una volta rilevati tutti i dettagli, purtoppo, come da progetto, i tubi fognari passeranno sopra il ritrovamento archeologico senza danneggiarlo e la strada dovrà essere richiusa.
Le scoperte degli ultimi mesi permettono di tracciare un quadro sempre più completo della Siracusa romana, finora poco conosciuta. A ridosso del quartiere Santa Lucia, il ritrovamento di diversi edifici importanti fa ritenere l'esistenza di un quartiere cittadino molto vivace mentre pochi mesi fa è stata riportata alla luce una larga strada romana che nell'opinione di alcuni studiosi potrebbe essere identificata con la "Via Lata Perpetua" che Cicerone nomina nella sua descrizione di Siracusa.

martedì 8 dicembre 2009

Morgantina, il ritorno degli acroliti

Rientrano i primi reperti dagli USA


gli acroliti di Demetra e Kore di MorgantinaUn grande evento archeologico si preannuncia in provincia di Enna e, in particolar modo, ad Aidone il prossimo 13 dicembre. Dopo essere rientrati dagli Stati Uniti dove erano stati illegalmente trafugati verranno finalmente esposti gli acroliti di Demetra e Kore provenienti dall'antica Morgantina e risalenti al V sec. a.C.
L'evento si inserisce in un più vasto e spettacolare progetto curato dalla soprintendenza archeologica di Enna e denominato "Morgantina 2009-2011. Il ritorno delle dee". Il progetto culminerà con il rientro in Sicilia della bellissima statua denominata la Venere di Morgantina, anch'essa ritrovata in seguito a scavi clandestini e venduta poi al Paul Getty Museum.
Un assaggio non da poco del grande rientro è il ritorno degli acroliti. Si tratta di statue di divinità realizzate con una tecnica particolare che prevedeva che solo le estremità (capo, mani, piedi) fossero di marmo mentre le parti restanti erano di materiali deperibili che non sono giunti fino a noi.
Per questo motivo, per rendere al meglio l'esposizione al pubblico si è decisa una ricostruzione delle parti mancanti. Il disegnatore archeologico Salvo Russo ha provveduto alla progettazione del corpo mentre la stilista siciliana Marella Ferrera ha disegnato il peplo, gli abiti antichi che ricopriranno le parti integrate degli acroliti.
Dal 13 dicembre le due opere d'arte saranno ammirabili nel museo archeologico di Aidone situato vicino all'area archeologica di Morgantina. Per festeggiare l'evento è stato anche organizzato un concerto ("Rock the faces, volti alla musica") con lo scopo di coinvolgere una larga parte della popolazione e, il 12 dicembre, presso l'università Kore di Enna si terrà un convegno di studi che vedrà la partecipazione di studiosi italiani e statunitensi quali Malcom Bell, Carla Antonaccio, Clemente Marconi e Claudio Parisi. Team di studio statunitensi infatti continuano ad occuparsi e a scavare a Morgantina.
Gli accordi che hanno permesso il rientro degli acroliti e consentiranno nel 2011 il ritorno della cosiddetta Afrodite sono una vera e propria pietra miliare nel diritto internazionale inerente i beni archeologici venduti illegalmente.

domenica 6 dicembre 2009

Visitare Licata preistorica

Visite guidate nel periodo natalizio


Tra le cittadine con interessanti resti archeologici della Sicilia centro-meridionale va annoverata Licata le cui origini risalgono all'epoca preistorica e in cui fu già presente un insediamento greco.
visite guidate alla grangela ed alla tholosIn occasione del periodo natalizio l'associazione Finziade dà modo di visitare due importanti siti archeologici cittadini di epoca protostorica: l'ipogeo della grangela e la tholos di via Marconi.
Nel primo caso si tratta di una sorta di cisterna o opera idraulica di realizzazione protostorica. Nel secondo caso di una tomba preistorica dalla geometria riprendente quella delle tholoi micenee.
Un interessante percorso quindi nella storia della Sicilia più antica che, nel caso dell'area centro-meridionale dell'isola è di particolare fascino in quanto va a legarsi con la leggenda e con affascinanti figure quali i re cretese Minosse o il re Kokalos.
I due siti saranno visitabili dal 10 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010 con due visite nei giorni feriali (alle ore 18 ed alle ore 19.30) e tre visite nei giorni festivi (ore 11, 18 e 19.30).
Il costo del biglietto unico è di 3 euro (l'ingresso è in via Santa Maria angolo via Grangela) e le visite verranno condotte da archeologi o personale specializzato sul sito.
In concomitanza col periodo natalizio, nell'itinerario sotterraneo verrà anche posto un presepe.

Maggiori informazioni sono reperibili su Facebook

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