venerdì 17 luglio 2009

Visite gratuite alla Torre Cabrera di Pozzallo

Alla corte di Bernardo Cabrera ediz. 2009


Anche per l'estate 2009 il comune di Pozzallo (RG) ha previsto una serie di manifestazioni a sfondo medievale che coinvolgono la Torre Cabrera, il più famoso monumento cittadino.

L'evento si chiama "Alla corte di Bernardo Cabrera" e tra luglio ed agosto prevede diversi appuntamenti. La mattina del 18 e 19 luglio ed 1 e 2 agosto, sulla spiaggia di Pozzallo si terrà un corteo medievale in costume che allieterà bagnanti e visitatori. L'inizio è previsto per le ore 10 e durerà circa due ore. La sera degli stessi giorni, con inizio alle ore 20 (ultimo ingresso ore 23) vi saranno invece una serie di rievocazioni presso la Torre Cabrera. Ogni 15 minuti prenderanno il via delle visite guidate gratuite all'antico monumento medievale. Durante l'itinerario i visitatori potranno vedere al piano terra dei figuranti che riproporranno le operazioni di carico e scarico degli approvigionamenti alla torre. Al primo piano vi sarà una rievocazione in costume delle vicende storiche dell'antica contea di Modica tra il 1300 ed il 1500, la storia della costruzione della roccaforte e la leggendaria fuga della regina Bianca di Navarra, reggente del regno, insidiata da conte Bernardo Cabrera. Al secondo piano infine sarà possibile simulare un avvistamento dalla torre. In passato la torre rivestiva un'importanza strategica fondamentale. I conti di Modica furono autorizzati dal re a costruirla per la difesa del "caricatore di Pozzallo", il principale porto commerciale della zona. La contea di Modica, di cui Pozzallo faceva parte, infatti, nel medioevo, era molto ricca grazie al commercio via mare dei prodotti agricoli. Con l'imponente fortezza si potevano difendere le strutture portuali ed il centro abitato avvistando per tempo le numerose navi di pirati provenienti dal nord Africa che infestavano il Mediterraneo.

Oltre alle rievocazioni in costume, da venerdì 7 a domenica 9 agosto (orario 19-23), la torre ospiterà anche un'esposizione di riproduzioni di armi antiche del periodo che va dal X al XIX secolo.
Maggiori informazioni ed aggiornamenti si possono reperire sul sito dell'associazione culturale TrattiDiVersi di Pozzallo.

martedì 14 luglio 2009

Verso la fruibilità del dolmen di Avola


Si punta a rendere visitabili il dolmen e la villa romana di Avola





Nel martoriato mondo dell'archeologia siciliana, nelle ultime settimane si sono avute alcune incoraggianti notizie riguardo alla fruibilità di alcune aree archeologiche minori.
Le notizie riguardano il territorio comunale di Avola (SR) e, in particolare due monumenti: il cosiddetto "dolmen" di contrada Falaride e i resti della villa romana ubicata sul lungomare, alla foce del Margi.
La soprintendenza di Siracusa ha dato notizia che la gestione per il pubblico della villa sarà affidata allo stesso comune di Avola (questo probabilmente dalla fine del mese di luglio) per valorizzarla maggiormente mentre per quanto concerne il dolmen si stanno già realizzando alcuni lavoro per attrezzare l'area per le visite.
Il dolmen è ubicato in contrada Falaride (Borgellusa) poco prima dell'ingresso nella città di Avola ed è indicato dalla consueta cartellonistica marrone. Venne studiato per la prima volta negli anni '60 dallo studioso locale Salvatore Ciancio dopo che per lunghi anni nessuno studioso se ne era occupato. L'interesse accademico fu tempestivo sebbene legato anche a numerose polemiche sulla reale natura del dolmen. L'importanza archeologica del sito permise anche di porre il vincolo su un'area che all'epoca veniva rapidamente urbanizzata. Prova ne sono ancora oggi le numerose villette che "soffocano" da ogni parte il monumento, anche direttamente a ridosso di esso.
Ancora oggi gli studiosi non sono concordi se effettivamente si tratti di un dolmen. Con il termine "dolmen" solitamente si indicano delle strutture megalitiche costituite da due o più lastre di pietra verticali infisse nel terreno, su cui si poggia una lastra orizzontale. Nel caso del dolmen di Avola queste caratteristiche ci sono ma resta controverso se si tratti di una struttura artificiale o di un semplice "scherzo della natura" come sostenuto da alcuni geologi. E' invece provato il fatto che si tratti di un monumento archeologico. Sulla sua sommità, sul lastrone verticale sono scavate nella roccia ben 10 sepolture, dei loculi molto piccoli che fanno pensare a sepolture per bambini. Resta difficile datare il monumento per i continui stravolgimenti naturali ed artificiali che ha subito e per la mancanza di reperti archeologici ad esso associati. Dopo un fortunato periodo di interesse anche in campo nazionale, il dolmen è stato quasi dimenticato e, fino a poco tempo fa, era in totale stato di abbandono, soffocato dalla vegetazione e dalle vicine costruzioni. L'amministrazione di Avola invece ha recentemente provveduto a ripulire l'area (sia dalle sterpaglie che dalla spazzatura) e ad installare una recinzione di legno. Un ottimo passo in avanti per un rinnovato interesse per questo monumento e per la sua fruibilità anche se sarebbe ancora da auspicare una migliore cartellonistica sia per trovare il luogo che per dare delle informazioni basilari ai visitatori.
Un altro monumento avolese recentemente motivo di interesse è la villa ellenistico-romana (contrada Margio) che si trova poco distante, all'inizio del lido di Avola. Sicuramente meno famosa e spettacolare della vicina villa del Tellaro, anche questo monumento ha vissuto difficili anni di abbandono. La strada costeggiante la spiaggia ha mutilato l'antico monumento tagliandolo in due. Lo stesso per anni è stato protetto solo da un'esile recinzione e lasciato in balia della vegetazione dirompente. La villa non è stata ancora scavata (sebbene i primi scavi risalgano al 1955) per intero ma le indagini archeologiche hanno restituito ceramica, monete e suppellettili. Probabilmente anche la villa romana di Avola ebbe una sorte analoga a quella della villa del Tellaro: essere distrutta dal fuoco. Lungo gli strati archeologici scavati si nota un'area annerita probabilmente dalla combustione di un incendio.
Questa antica testimonianza della storia della città di Avola, per lungo tempo è rimasta sconosciuta ai più. Recentemente è stata realizzata una copertura di protezione per la pavimentazione. Anche qui la speranza è quella di una costante manutenzione che liberi dalla vegetazione il monumento, rendendolo ben leggibile a quanti lo volessero visitare e magari una cartellonistica opportuna, dotata di piante e spiegazioni e, perchè no, nuovi studi e ricerche intorno a questa antica abitazione patrizia.
Dopo l'organizzazione delle visite guidate gratuite a Cavagrande del Cassibile, i lavori di ripristino qui indicati e la prossima consegna del parco archeologico di Avola antica, c'è da sperare che possa aprirsi una nuova fortunata stagione per l'archeologia ma anche per il turismo ad Avola.



lunedì 13 luglio 2009

Visite gratuite a Cavagrande del Cassibile

Interessante iniziativa per l'estate 2009




Tra le numerose cave naturali che solcano l'altipiano ibleo, sicuramente, Cavagrande del Cassibile, a pochi chilometri da Avola (SR) è tra le più suggestive. L'odierno fiume Cassibile ha scavato nel corse dei secoli questo profondo canyon. Le sue pareti a strapiombo sono uno spettacolo affascinante per gli escursionisti. Il canyon è lungo circa 13 Km ed è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e non solo. E' molto importante anche da un punto di vista archeologico. Basti considerare che nel suo territorio ricade la necropoli preistorica del Cassibile o i Ddieri di epoca medievale o la Grotta dei Briganti.

Uno dei luoghi più suggestivi è la cosiddetta "panoramica", una splendida terrazza da cui si può ammirare la cava e i deliziosi laghetti al suo interno. Da questo punto si dipartono anche alcuni dei più importanti sentieri escursionistici.

Grazie alle iniziative congiunte del Dipartimento regionale foreste demaniali e dell'amministrazione comunale di Avola, fino al 15 settembre 2009, nei giorni di lunedì, giovedì, sabato e domenica, i visitatori potranno usufruire di un servizio gratuito di escursioni guidate.

Le escursioni interesseranno due itinerari:
- Giovedì, sabato e domenica (partenza ore 8 dal belvedere): "I laghetti di Avola antica", scende lungo l'antico sentiero Scala Cruci conduce giù ai laghetti dove sarà possibile provare l'acqua cristallina degli stessi.
- Domenica e lunedì (partenza ore 8 dal belvedere):"Timpa ca tona", conduce ad un suggestivo pianoro roccioso in una vegetazione lussureggiante.

Per prenotare le escursioni è possibile telefonare ai seguenti numeri: 0931.583119 (dal lun al ven dalle 8.30 alle 13) - 333.5840502. Per le escursioni domenicali è obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 0931.67450 oppure tramite mail a assessore.turismo@comune.avola.sr.it

Ulteriori informazioni sono anche disponibili su cavagrande.blogspot.it o cercando tra gli eventi di Facebook.

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