venerdì 15 gennaio 2010

Nuovo video su Thapsos

Segnaliamo un nuovo video su Youtube


Navigando in internet è bello, di tanto in tanto, andare a "spulciare" siti come Youtube alla ricerca di nuovi interessanti filmati in ambito archeologico. Ogni tanto capita anche qualche piacevole novità. Segnaliamo e condividiamo in questo caso un nuovo breve documentario dedicato al sito archeologico di Thapsos vicino Priolo Gargallo (SR) di cui ci siamo più volte occupati in questo blog.
Tomba a pozzo da Thapsos (credits: www.sicilystockphoto.com)Il video dura pochi minuti e fa una breve panoramica della necropoli con tombe a grotticella artificiale di Thapsos.
Thapsos è un sito chiave per la comprensione della preistoria siciliana. Dà il nome all'omonima cultura della media età del bronzo, sviluppatasi in Sicilia alla metà del secondo millennio a.C.
Il sito venne studiato in particolar modo dall'archeologo Giuseppe Voza e, oggi, dagli studiosi è ritenuto un vero e proprio emporio commerciale dell'antichità dove confluivano merci da varie zone del Mediterraneo (Cipro, Grecia) e dove forte era l'influenza micenea.
Oggi la necropoli è liberamente fruibile mentre i resti del villaggio protostorico sono visitabili solo "a singhiozzo" su prenotazione (vedere i precedenti post dedicati all'argomento).
Eccovi allora il video citato e buona visione !
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Video: salvomac/Youtube - Foto: S.Leggio/Sicilystockfoto.com






mercoledì 13 gennaio 2010

Geotagging e promozione turistica

Coordinate geografiche sulle foto per promuovere siti minori


Mappa che utilizza il geotagging sul sito Sicilystockphoto.comNegli ultimi anni internet ha conosciuto uno sviluppo abnorme e, una delle battaglie commerciali più combattute è sicuramente quella legata al settore turistico. La promozione turistica si basa sull'immagine, sulla diffusione e pertanto enti pubblici e imprenditori privati continuano a buona ragione ad investire notevolmente nella creazione di siti internet graficamente accattivanti che siano in grado di reclamizzare al meglio la propria area geografica o la propria struttura turistica.
D'altro canto anche la diffusione di macchine fotografiche digitali di buona qualità rende sempre più facile riprese ad alto livello da condividere sulla rete: trovare immagini di posti remoti è ormai letteralmente "un colpo di click".
Si può fare di meglio ? Probabilmente sì, soprattutto nell'ambito della promozione di siti minori, poco conosciuti al grande pubblico o difficili da raggiungere.
Da alcuni anni si sta diffondendo sempre di più il geotagging o geocoding ovvero quella tecnica che consiste nell'associare alle fotografie anche le coordinate geografiche del luogo dove sono state scattate. Questo è possibile anche grazie alla sempre maggiori diffusione di dispositivi GPS portatili. Qual è l'utilità di questa operazione ? La fotografia, una volta interfacciata con un sito opportuno, potrà essere integrata in una mappa geografica interattiva. Ne fanno già largo uso ad esempio Google Earth e Google Maps e, da qualche tempo, siti di condivisione di fotografie quali Flickr o Panoramio consentono dopo il caricamento di indicare su una mappa anche il luogo geografico dove la foto è stata scattata.
La tecnica può risultare molto utile, come detto, nell'ambito della promozione turistica od archeologica. Chi programma un viaggio, magari autonomo, nel momento in cui consulta la cartina dei luoghi che intende visitare viene attratto dai segnaposto di siti nelle vicinanze, magari poco conosciuti. A titolo di esempio stiamo utilizzando il geotagging anche nel database di foto della Sicilia Sicilystockphoto.com. Un'apposita pagina permette di centrarsi su una mappa della Sicilia interfacciandosi con Google Maps e visualizzare la posizione degli album e delle Grazie alle cartine interattive le fotografie vengono associate alle coordinate geografiche (dal sito Sicilystockphoto.com)fotografie contenute nella galleria fotografica. Tramite la legenda è possibile selezionare o deseleziona le informazioni limitandosi ad esempio ai soli siti archeologici classici o alle sole aree naturalistiche ecc. Cliccando sui vari album o sulle singole fotografie, sotto l'immagine appare una mappa a dettaglio sempre maggiore per consentire l'esatta localizzazione del luogo. La mappa è accompagnata dalle esatte coordinate GPS e può essere mossa e ingrandita a piacimento per studiare al meglio i propri percorsi. Con questa tecnica luoghi quali ad es. Castelluccio, Thapsos o Kaukana, poco conosciuti e visitati dal grande pubblico riescono a "farsi notare" subito a fianco dei loro "fratelli maggiori".
Il geotagging sta oggi prendendo sempre più piede. Inserire le coordinate geografiche nelle proprie fotografie può essere effettuato su molti siti direttamente online, al momento della condivisione delle fotografie, selezionando la posizione su una mappa oppure può essere fatto in locale tramite software che consentano di modificare i parametri EXIF delle foto. Infine le macchine fotografiche di alto livello sempre più spesso consentono il collegamento remoto con un dispositivo GPS in grado di registrare in maniera automatica, al momento dello scatto longitudine, latitudine ed altezza del fotografo.
Con il geotagging finisce insomma l'era della semplice fotografia in grado di mostrare i luoghi da visitare e si apre l'epoca della foto interattiva che ci dice anche dove andare per ritrovare lo stesso panorama immortalato dal fotografo !

martedì 12 gennaio 2010

Scoprire le tombe monumentali preistoriche in Sicilia

Online il catalogo delle tombe monumentali castellucciane


Tomba del principe di CastelluccioUna delle più importanti culture preistoriche siciliane è la cosiddetta "Cultura di Castelluccio", fiorita tra la fine del terzo millennio e la metà del secondo millennio a.C. in Sicilia orientale.
I caratteri di questa cultura protostorica appartenente all'antica età del bronzo siciliana vennero identificati dall'archeologo Paolo Orsi, soprintendente archeologico della Sicilia agli inizi del novecento. La cultura castellucciana venne anche da lui "battezzata" riprendendo il nome di una contrada situata nel siracusano, tra i comuni di Noto e Palazzolo Acreide ove aveva rinvenuto cospicui resti di un villaggio della prima età del bronzo e soprattutto delle necropoli.
Si trattava di una necropoli formata da centinaia di tombe a grotticella artificiale tra le quali ne spiccava in particolar modo una, già violata in antico, che venne denominata la "tomba del principe" per la sua monumentalità. Il prospetto della tomba infatti era stato lavorato creando quattro pilastri scavati nella roccia.
Era il primo caso di studio di una tomba monumentale castellucciana, all'epoca considerata quasi un unicum. Nel corso dei decenni le segnalazioni di nuove tombe monumentali della cultura di Castelluccio, con prospetto a pilastri a tutto tondo o finti pilastri, sono andate moltiplicandosi tanto che studi specifici sono stati condotti in passato su questo aspetto del rituale funerario. Le nuove segnalazioni non si fermano e spesso gli studi non riescono a stare al passo con le scoperte. In questi giorni il sito Siciliafotografica, partner di questo blog, ha pubblicato il primo catalogo fotografico online delle tombe monumentali castellucciane. Che si sia studiosi o semplici appassionati si tratta indubbiamente di un ottimo e aggiornato supporto per avere un quadro completo, allo stato attuale, dei Tomba monumentale 'Orsi' di Cava Lazzarorinvenimenti in questo campo dell'archeologia preistorica.
Tutte le tombe sono state fotografate e catalogate dagli appassionati cultori di preistoria siciliana Diego Barucco e Giuseppe Libra con la collaborazione di diverse altre persone.
E' possibile consultare online il catalogo delle tombe monumentali castellucciane. Le fotografie sono divise per zona geografica e catalogate secondo un sistema sviluppato dagli autori per descriverne al meglio le differenze e peculiarità.
Come sempre questo blog auspica in futuro sempre più iniziative di questo tipo che servono a fare uscire la ricerca archeologica nostrana dagli archivi di università e soprintendenze ed aprirla al grande pubblico creando anche quell'importantissimo nesso che necessariamente deve esistere tra studio dei beni archeologici e valorizzazione degli stessi che si traduce in pubblicizzazione anche dei siti minori e conseguente possibilità di fruizione di questo pratrimonio archeologico da parte di tutti.
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Immagini: la "tomba del principe" di Castelluccio e la "tomba Orsi" di Cava Lazzaro (Foto: D.Barucco/Siciliafotografica.it). Le immagini sono tratte dal catalogo online citato nell'articolo. Informazioni sulla visita di questi due siti sono invece reperibili su Hermes-Sicily.com: Visitare Castelluccio e Visitare Cava Lazzaro


domenica 10 gennaio 2010

Il ritorno di Montalbano


Nuove riprese in provincia di Ragusa



Luca Zingaretti interpreta il Commissario MontalbanoLa notizia sembra essere ufficiale: presto cominceranno le riprese di quattro nuovi episodi del serial televisivo "Il commissario Montalbano", tratto dagli omonimi libri scritti da Andrea Camilleri.
Nuovo fermento cinematografico pertanto in provincia di Ragusa. Il ragusano negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom di visitatori italiani e stranieri appassionati delle avventure di Montalbano. Sebbene i luoghi descritti da Camilleri siano di fantasia, il regista e gli scenografi della serie hanno infatti individuato da tempo in luoghi come Ragusa Ibla, Modica, Punta Secca e tanti altri le ambientazioni che meglio rispondono alla Sicilia descritta nei romanzi di Camilleri.
Spiagge incontaminate, infiniti muretti a secco e vicoletti caratteristici infatti ancora oggi sono tipici del panorama della provincia di Ragusa.
Prossimamente verranno realizzati quattro nuovi episodi: "Il campo del vasaio", "L'età del dubbio", "La danza del gabbiano"ed un inedito. Le riprese non sono ancora cominciate mentre gli scenografi sono già al lavoro per individuare le nuove location da utilizzare per i nuovi episodi di Montalbano. Allo stato attuale la ricerca si concentra sulla zona di Santa Croce Camerina e Punta Secca, luogo già celebre per i fan in quanto vi si trovano gli esterni utilizzati per la casa del famoso commissario interpretato da Luca Zingaretti. Le riprese dovrebbero cominciare in primavera, e, ancora una volta, sarà un piacere girovagare per Ragusa Ibla, Modica e Donnafugata incrociando magari Luca Zingaretti o gli altri componenti del cast che nella zona sono ormai praticamente di casa.
Maggiori informazioni sui luoghi di Montalbano e su tour e visite guidate negli stessi sono disponibili consultando il sito Hermes-Sicily.com associato a questo blog.

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