sabato 20 giugno 2009

Nuovi scavi nel sito di Kaukana


Dall'altro capo del mondo per scavare nel ragusano



L'archeologia siciliana, non è un mistero per nessuno, versa da anni in uno stato di profonda crisi: difficoltà a gestire ed aprire i siti al pubblico così come nel promuovere campagne di scavo.

Uno dei siti più singolari ed interessanti della Sicilia orientale è l'area di Kaukana, nel ragusano, poco distante da Santa Croce Camerina. Si tratta di un insediamento tardo-romano e bizantino




che ha avuto la peculiarità di conservarsi grazie alle dune sabbiose che si sono formate e ne hanno ricoperto gli edifici. Campagne di scavi promosse decenni fa hanno dato la possibilità di creare un vero e proprio parco archeologico (purtroppo fruibile solo con difficoltà).

Adesso, fortunatamente, a dare una mano vengono gli archeologi (ma anche i fondi) da oltreoceano. Da alcuni anni l'archeologo Roger Wilson, grande esperto del mondo tardo-antico, promuove per conto dell'università di Vancouver delle campagne di scavo a Kaukana. In particolar modo nella zona dell'edificio catalogato con il numero 6. La campagna si è ripetuta anche per il 2009 e alcuni dei risultati sono stati in questi giorni presentati al pubblico. Nel corso delle quattro settimane di scavo sono venuti alla luce reperti di interesse quali un anello di bronzo, una lucerna funebre di produzione africana e delle monete datate al VII sec. d.C.. Questi reperti fuor di dubbio confermano una cosa già nota: gli stretti legami commerciali nel periodo tardo-antico tra le coste meridionali siciliane e l'Africa del nord.

Di grande interesse sono stati anche gli scavi del 2008. In quell'occasione, cosa molto singolare, venne scoperta una tomba realizzata all'interno di un'abitazione del VI sec. d.C. Nella maggior parte dei casi le sepolture erano realizzate al di fuori del centro abitato o intorno agli edifici religiosi. Si doveva evidentemente trattare della sepoltura di una famiglia molto influente. Lo scavo della sola tomba ha richiesto ben dieci giorni di lavoro e ha rivelato la presenza di due corpi: una giovane donna intorno ai 25 anni e quello di un bambino intorno ai 6 anni. Il corpo del bambino venne aggiunto in un secondo momento. Inoltre la copertura tombale presentava un foro, tipica usanza pagana per pemettere di offrire libagioni ai defunti. Nella casa però erano presenti anche una croce ed una lucerna cristiana. In epoca bizantina, come è stato più volte evidenziato, usanze pagane e cristiane finivano spesso con l'amalgamarsi.

A detta degli archeologi, lo spostamento delle ossa fa pensare ad un ulteriore apertura posteriore di questa tomba, forse ad opera di ladri in cerca di gioielli. Intorno all'area della tomba è stata trovata parecchia ceramica da mensa, indice di libagioni consumate in onore dei defunti.

Questo interessante edificio è stato obiettivo anche della campagna di scavo di quest'anno per cercarne di carpirne altri interessanti "segreti". Tra l'altro quest'anno ha partecipato alla campagnia un osteoarcheologo che esaminando gli scheletri ha confermato l'assenza di malformazioni indice di lavori pesanti e confermando pertano l'agiatezza degli abitanti della casa.

Distante pochi chilometri da Punta Secca, Kaukana è un sito di grande interesse che merita di essere valorizzato.
Quanti volessero saperne di più possono consultare questi link:







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