martedì 16 novembre 2010

Priolo paleocristiana (1): gli ipogei Scrivilleri


Ipogei e catacombe del territorio priolese

Ingresso degli ipogei Scrivilleri
Interno dell'ipogeo Scrivilleri
Sebbene oggi il comune di Priolo Gargallo, vicino Siracusa, sia noto soprattutto per la sua vicinanza ad uno dei poli petrolchimici più grandi d'Europa, esso, in realtà cela un'impressionante ricchezza archeologica. Oggi, purtroppo molte di queste tracce sono occultate se non distrutte per sempre dall'area industriale ma, agli inizi del Novecento, il grande archeologo Paolo Orsi, esplorando queste contrade, scriveva: "...suolo di meravigliosa fertilità e ricchezza archeologica, dove ad ogni piè sospinto, tracce e reliquie di remota civiltà sicula s'incontrano colle greche, ed i ruderi d'età romana s'alternano con le memorie cristiane e bizantine". Sicuramente, nonostante la sua fruibilità soltanto parziale, il più noto sito archeologico della zona è l'insediamento della media età del bronzo di Thapsos. Molti invece ignorano (ed anche gli studi sono ancora allo stato basilare), la grande vivacità che dovette avere questo territorio nei primi secoli del cristianesimo. Ne è testimonianza, in primis, la basilica di San Focà, risalente con ogni probabilità al IV sec. d.C. e che la tradizione collega al vescovo Germano. Tutta l'area è poi ricca di catacombe ed ipogei funerari cristiani. Manomozza, Riuzzo, Scrivilleri, Monachella sono solo alcune delle contrade ove è possibile trovare tracce di quest'epoca storica. Si tratta di testimonianze che, il più delle volte, purtroppo, versano in stato di abbandono se non addirittura a rischio distruzione. Eppure, anche queste piccoli siti archeologici, valorizzati con i giusti strumenti, potrebbero diventare una risorsa culturale e turistica per il territorio. Certo, non per il turismo di massa ma sicuramente per un turismo culturale di nicchia, amante dell'archeologia e dell'escursionismo. Prossimamente passeremo brevemente in rassegna alcuni di questi siti. Oggi ci dedichiamo al primo di questi: gli ipogei Scrivilleri. Si tratta di due piccoli ambienti funerari paleocristiani, dalla collocazione territoriale suggestiva. Sono infatti scavati nella roccia calcarea dei primi terrazzamenti del monte Climiti, a ridosso dell'omonima masseria Scrivilleri (www.masseriascrivilleri.com). Dal basso, nonostante la fitta vegetazione arbustiva, si vede chiaramente l'ingresso di questi ipogei. Con una breva camminata di media difficoltà, superando alcuni dislivelli e la vegetazione folta, si arriva agli ingressi. Gli ipogei ricadono in proprietà privata., pertanto, per informazioni e permessi occorre rivolgersi al vicino agriturismo Scrivilleri. I proprietari cordiali e disponibili vi daranno indicazioni mentre la presenza del tipico agriturismo siciliano può essere una ghiotta occasione per un pranzo post-escursione. Giunti all'ingresso degli ipogei e guardando in direzione del mare, ci si rende conto di come, all'epoca, il panorama dovesse essere estremamente suggestivo. Oggi, purtroppo, una vicina cava e la poco più distante area industriale hanno tolto molto al fascino paesaggistico. Il sepolcreto è costituito da due unità indipendenti, poste quasi una sopra l'altra. E' stato datato tra il III e IV sec. d.C, questo anche in virtù della facile visibilità, indice di una costruzione successiva all'editto di Milano. La piccola catacomba superiore è caratterizzata da un duplice ingresso e da diverse tombe a fossa oltre che dalla rimanenza di due pilastri, possibilmente legati ad un antico baldacchino o, più probabilmente, ad un altarino. Anche l'ipogeo inferiore è costituito da una sola camera con fosse terragne così come tombe scavate a nicchia nella parete, con un andamento grossomodo circolare. In entrambi i casi, il numero delle sepolture e le dimensioni fanno pensare ad ipogei di diritto privato, realizzati cioè per individui con legami di parentela. Accanto all'ipogeo inferiore, sul lato esterno, è posta anche una sepoltura isolata. Nella stessa area, gli appassionati di speleologia potranno trovare ulteriori motivi di interesse, grazie alla presenza anche di una cavità carsica con stalattiti e stalagmiti, nota come grotta Scrivilleri.
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Immagini: due vedute delle catacombe di Scrivilleri. Una galleria fotografica completa è visionabile sul sito SicilyStockPhoto.com (Foto © S.Leggio/Sicilystockphoto.com)

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