mercoledì 10 settembre 2008

Vedute di Ortigia

Quattro rapidi scorci del centro storico di Siracusa



Nuvole su piazza Duomo


Mareggiata al Lungomare di Levante



Dettaglio del Castel Maniace



Bandiera siciliana su Palazzo Vermexio





Le immagini inserite in questo post sono utilizzabili sotto licenza Creative Commons. Potete trovarle in questa galleria Flickr

lunedì 8 settembre 2008

L'impero bizantino (3): l'iconoclasmo


Breve storia dell'impero bizantino - parte III

Il periodo a cavallo tra gli inizi dell'ottavo secolo d.C. e la prima metà del nono secolo, rappresenta sicuramente uno dei periodi più tormentati dell'impero bizantino. La grave crisi religiosa interna, nota come "iconoclasmo" lo scosse infatti profondamente.

Leone III "Isaurico" (717-741 d.C.) - la nascita dell'iconoclasmo

E' sotto l'imperatore Leone III che prende avvio l'iconoclastia. Il soprannome "isaurico" si riconduce a quello di una popolazione abitante l'impero. Egli era però in realtà di origini siriane. Sul fronte militare riuscì a bloccare l'avanzata araba che si arrestò alle formidabili mura di Costantinopoli. La vittoria fu di quelle epocali concendendo un periodo di respiro sul fronte militare all'impero costantinopolitano. Sul fronte interno è da registrare anche la pubblicazione di un manuale di diritto con una selezione di leggi (Ekloghè).
L'elemento di maggior rilievo è però rappresentato dall'iconoclasmo che, in termini letterali, vuol dire "distruzione delle immagini". L'oggetto centrale della disputa religiosa era riguardava il culto delle immagini sacre. Nell'anno 726 Leone III emise un editto in cui vietava il culto delle icone o immagini, ritenuto contrario alla fede cristiana e ordinò la rimozione delle immagini del Cristo o dei santi. La reazione popolare fu molto feroce e si formò un vero e proprio partito di "iconoduli" che difendevano il culto delle immagini in quanto sostenevano che ciò che veniva venerato non era l'oggetto in sè ma ciò che esso rappresentava. La rivolta si estese a macchia d'olio e l'imperatore incontrò anche l'opposizione del papa Gregorio II e del patriarca Germano.
Nel 730, Leone III, per reazione pubblicò un'editto in cui l'iconoclasmo diveniva dottrina ufficiale e cominciò le persecuzioni e le confische contro gli adoratori delle immagini.

Estensione dell'impero all'epoca di Leone III

Costantino V (741-775 d.C.) - l'apice dell'iconoclastia

A Leone III successe il figlio Costantino V che, per quanto possibile, aggravò ancora più la controversia religiosa. C'è da dire che oltre alle lotte religiose, Bisanzio, dovette subire anche i nuovi attacchi degli eterni nemici: Arabi e Bulgari oltre ai Longobardi che in Italia riuscirono a conquistare Ravenna.
Costantino V era una persona di profonda cultura e scrisse numerosi trattati religiosi. A sostegno delle sue tesi convocò un sinodo non riconosciuto. Tra le altre cose negava dogmi quali le intercessioni di Vergine e santi ed il culto delle reliquie. Durante il suo regno la controversia iconoclasta raggiunge il culmine con ripetute persecuzioni contro i monaci.

Costantino VI - Irene - Niceforo I (780-813 d.C.) - la restaurazione iconodula

Alla morte di Costantino V seguì il brevissimo regno di Leone IV e poi quello del giovanissimo Costantino VI per cui governò in qualità di reggente la madre Irene. Questa favorì la restaurazione del culto delle immagini. Un primo tentativo di restaurazione fu sventato da soldati iconoclasti. Poi, dopo una maggiore preparazione, un concilio ecumenico nel 787 condannò l'iconoclasmo come eresia. Questo tra l'altro portò alla distruzione degli scritti iconoclasti, motivo per cui abbiamo oggi una visione molto parziale e poco obiettiva di questa controversia religiosa.
Poco dopo Irene entrò in contrasto col figlio. Approfittando però del suo adulterio e dell'opposizione degli ambienti più intransigenti, lo fece accecare e cosa del tutto nuova a Costantinopoli prese il posto di sovrana. Essendo una posizione del tutto anomala mantenne il titolo di basileus al maschile. Ricevette una proposta di matrimonio di Carlo Magno che avrebbe potuto riunificare l'impero. Un colpo di stato organizzato da Niceforo I la depose però prima che potesse rispondere agli ambasciatori. Niceforo I affrontò il problema militare dei Bulgari: invase i loro territori. Venne però sconfitto ed ucciso dal khan Krum. Dopo l'effimero governo di Stauracio e Michele I salì al potere un militare: Leone V

Leone V (813-820 d.C.) - il secondo iconoclasmo

Dopo aver fermato l'avanzata bulgare, Leone V si dedicò alle controversie religiose, dando vita al secondo periodo iconoclastico. Fece deporre il patriarca. Il secondo iconoclasmo non ebbe però molti consensi e nell'820 Leone V venne assassinato dai seguaci di Michele II che fonderà una nuova dinastia di regnanti. Negli anni successivi si susseguirono alcuni regnanti minori e c'è da registrare la perdita della Sicila dai territori dell'impero, per la conquista degli arabi. Nell'843 salirà al potere Michele III "Amoriano" dando inizio ad una fase di apogeo dell'impero.

Libri per approfondire:

- G. Ravegnani, Introduzione alla storia bizantina, ediz. Il Mulino
Nota: le immagini pubblicate sono prese da Wikipedia. Si tratta di immagini di libero utilizzo sotto licenza GNU o i cui diritti sono scaduti










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