domenica 3 gennaio 2010

Un museo romano esemplare

Alla scoperta del museo romano di Vienna


Ingresso del Römermuseum, il museo romano di ViennaNon nascondiamocelo: quanti di noi, pensando a Vienna, la splendida capitale austriaca, portano subito alla mente i valzer, la principessa Sissi o la Sacher torte ?
Eppure Vienna ha una storia molto più antica. La città venne infatti fondata intorno alla fine del I sec. d.C. col nome di Vindobona e non era altro che uno dei numerosi accampamenti legionari che vegliavano il limes, coincidente con il corso del Danubio.
Come spesso accadeva, ben presto, attorno all'accampamento legionario, sorsero una serie di piccoli insediamenti civili che basavano la loro economia proprio sui bisogni della Legio XIII Gemina, stanziata a Vindobona. L'antica Vienna non era ancora l'odierno capoluogo. L'antica provincia della Pannonia aveva infatti come capoluogo la vicina Karnuntum.
A partire dal settecento, nel corso dei numerosi lavori pubblici e privati eseguiti in città, sempre più spesso sono tornati alla luce parti e reperti della Vienna romana che hanno permesso oggi di definire a larghe linee la topografia dell'epoca, con particolare riguardo per l'accampamento militare che era localizzato in corrispondenza di quello che oggi è il centro storico della città (1° Bezirk) tanto che l'odierna via che ricalca l'antico fossato difensivo del castrum prende ancora oggi il nome di "Graben" appunto "fossato".
Come rendere giustizia alla storia più antica della città ed ai suoi reperti ? L'ente competente è il Wien Museum il museo di storia cittadina che nelle sue sale comprendenti reperti viennesi di tutte le epoche storiche comprende anche i resti romani.
Da alcuni anni però il museo ha una enclave del tutto particolare, il Römermuseum di Vienna, appunto il museo di storia romana.
L'occasione per la realizzazione di questo museo è arrivata nel 2007. Sotto l'odierna piazza Il Römermuseum di Vienna si sovrappone all'antica Vindobonadenominata Hoher Markt insistono i resti della parte centrale dell'accampamento legionario di Vindobona. Nel 2007 un ristorante le cui cantine "incrociavano" gli strati archeologici romani ha chiuso i battenti e il Wien Museum ha prontamente colto l'occasione e preso in affitto i locali e, nel giro di pochi mesi (un'utopia per quanti sono abituati ai farriginosi tempi della burocrazia italiana !) è stato realizzato un piccolo museo di grande modernità che con i suoi reperti e contenuti multimediali colma finalmente la lacuna di non poter mostrar al pubblico le rovine della Vienna più antica. Scopo principale del museo è quello di tracciare un quadro della vita quotidiana nella Vindobona dal I al V sec. d.C. cioè fino al periodo in cui venne abbandonata in seguito alle invasioni dei confini dell'impero romano.
Il museo si articola su tre piani e, per quanto piccolo è dotato di guardaroba e book-shop che mette in vendita libri, riproduzione e gadget direttamente connessi al tema museale.
Il biglietto di ingresso (2009) è di 4 € e la piacevole sorpresa è che si può liberamente fotografare senza l'uso del flash (un'altra utopia per quanti sono abituati alle speculative
leggi italiane sulle fotografie dei beni culturali
).
Al pian terreno si viene accolti da un'enorme mappa dipinta a parete che sovrappone la Concio decorato che sovrastava il portone di ingresso di Vindobonatopografia della città moderna con quella romana. Scopriamo così i confini dell'antica Vindobona che da un lato arrivava a lambire il Danubio e dall'altro toccava parti del centro storico attuale come Stephansplatz ed il Graben. Tutta la regione circostante era però ricca di insediamenti romani: dal quartiere artigianale i cui resti sono oggi visibili a cielo aperto al Michaelerplatz, vicino alla residenza imperiale Hofburg fino ai resti dell'acquedotto che partiva dai boschi del vicino Wienerwald.
Nella sala sono esposti vari reperti lapidei appartenenti all'accampamento: resti di colonne, chiavi di volta e conci decorati in rilievo che campeggiavano sopra il portale d'ingresso che immetteva sul decumano.
Scendendo nel piano interrato si incontra la vera "chicca" del museo: i resti dell'accampamento romano sottostante.Resti delle case dei tribuni nell'accampamento di Vindobona Quella porzione cittadina insiste sulla parte centrale dell'antica Vindobona, in particolar modo quelle che erano le abitazioni lussuose dei Tribuni della legione. Sono ancora visibili ampie porzioni dei vani delle abitazioni e, in particolar modo, il pavimento rialzato rispetto al livello del terreno per utilizzare la tecnica di riscaldamento ad ipocausto. Un grande forno riscaldava l'aria che scorreva poi sotto il pavimento rialzato grazie alle colonnine di mattoni (suspensurae) creando un ambiente riscaldato all'interno dei vani.
Lo scopo del museo è prettamente didattico e particolarmente studiato anche per le scuole inferiori. Ai reperti antichi si alternano numerosi monitor che proiettano filmati e ricostruzioni 3D al computer che permettono Particolare delle suspensurae del sistema di riscaldamento ad ipocaustodi vedere come era l'aspetto originario degli edifici (testi e dvd sono ovviamente in vendita nel book-shop permettendo un'ulteriore entrata economica per il museo).
Al piano ammezzato è realizzato un angolo apposito per i più piccoli con filmati, computer e giochi a tema romano.
Al primo piano ancora vetrine con reperti dalla vita quotidiana dell'insediamento e possibilità di "interazione" col mondo classico. Un bassorilievo con personaggi in costume cede il posto a dei cilindri girevoli che illustrano la "moda" romana. Una vetrinetta ricalcante un larario espone alcune piccole statuine ritrovate. Voglia di toccarle ? Accanto alla vetrinetta è a disposizione una piccola riproduzione alla portata di tutti. E poi ancora bassorilievi appesi alle pareti alcuni dei quali riportanti accanto un adesivo verde con una manina che invita a toccare in prima persona.
Reperti ed espedienti didattici per rendere vivo il museoE poi ancora tante piccole vetrinette che molto spesso nei nostri musei (tranne alcune ammirevoli eccezioni) diventano ammassi anonimi di reperti e che qui con sapienza illustrano ogni aspetto della vita quotidiana. Spille e fibule per il vestiario, ceramica sigillata che introduce al tema dei commerci, steli funerarie, resti di armi ed armature come è da aspettarsi in un accampamento legionario.
Al Römermuseum di Vienna non ci si accontenta di guardare: ecco un chiaro invito a toccareInsomma un fulgido esempio di come un piccolo spazio e pochi reperti possano costituire in breve tempo un museo di nicchia all'avanguardia per capacità didattiche e volontà di divulgazione.
In Italia purtroppo, a dispetto della ricchezza archeologica, la creazione di ogni spazio museale diviene spesso un'impresa a lunghissimo termine che non viene certo giustificato dall'argomentazione degli alti costi.
Pochissimi Reperti dalla vita quotidiana romana: un'effige del dio Danuvius, il Dabubiovisitatori erano presenti al Römermuseum che, come detto, costituisce una nicchia tra le attrazioni culturali cittadine. Sicuramente tale istituzione non è in grado di pareggiare i propri bilanci con gli introiti di biglietti e gadget ma, come spesso si dimentica nel nostro paese, un'istituzione museale è in primo luogo una missione divulgativa e culturale che va promossa e sostenuta e certamente non gestita con l'ottica di un'azienda che va chiusa nel caso in cui non produca utili.
Il consiglio per tutti gli appassionati di storia ed archeologia che dovessero visitare Vienna è allora quello di dedicare un'oretta anche alla visita di questo piacevolissimo museo romano.
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Il museo si trova nel centro storico di Vienna, al Hoher Markt n.3. Maggiori informazioni ed un filmato sono reperibili sul sito del Wien Museum putroppo al momento solo in lingua tedesca.

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Immagini: L'ingresso del museo romano; i resti dell'antica Vindobona; concio decorato del portale di ingresso, i resti delle case dei tribuni; dettaglio del riscaldamento ad ipocausto; bassorilievi ed espedienti didattici; bassorilievi anche da toccare; effige del dio Danuvius (Foto: S.Leggio/Sicilystockphoto. E' vietato l'utilizzo dell testo e delle immagini senza la citazione della fonte e l'autorizzazione espressa dell'autore

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