venerdì 26 dicembre 2008

Un delizioso spot di presentazione su Scicli

Riportiamo lo spot realizzato dal marchio Marebarocco per presentare Scicli

Scicli è uno dei tre siti in provincia di Ragusa patrimonio dell'Unesco. Probabilmente il meno conosciuto ed il meno visitato dai turisti che solo frettolosamente si trovano a passare nell'estremo sud-est della Sicilia. Scicli però è un piccolo gioello barocco, incastonato tra monti e valli e a due passi dal mare che vale la pena di vedere. Un luogo dove basta girare l'angolo ed entrare in un vicolo per proiettarsi nella Sicilia che fu. Guardate questo delizioso video realizzato da Marebarocco, il marchio turistico realizzato per far conoscere questo piccolo angolo di Sicilia, e scoprite le meraviglie di Scicli
In novanta secondi di filmato si alternano gli scorci più belli di questa cittadina: i balconi barocchi, il mare distante solo pochi chilometri, le chiese in bianca pietra calcarea, i luoghi del commissario Montalbano...
Insomma, siete ancora convinti che venendo in Sicilia non valga la pena di visitare Scicli ?
Siamo convinti di no !
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito Hermes Archeologia e Turismo dove potrete trovare informazioni su itinerari, alberghi, ristoranti o, se lo desiderate, prenotare una visita guidata.

giovedì 18 dicembre 2008

Con B&B Manager prenotazioni online per piccole e grandi strutture ricettive

Scopriamo B&B Manager e Yooholidays.com le nuove soluzioni di gestione online per strutture ricettive


Prova gratuita 30 giorni B&BMANAGER - Alloggi Online - yooholidays.com



Per quanti gestiscono un'attività ricettiva: hotel, bed and breakfast o casa-vacanza che sia, la pubblicità e la visibilità sono un fattore di primaria importanza per farsi conoscere dai potenziali clienti.
Grazie ad internet oggi è sempre più facile fare conoscere la propria struttura in Italia così come all'Estero. Al contempo, però, il viaggiatore in cerca di un alloggio diventa sempre più esigente in quanto ad informazioni e servizi richiesti direttamente online. Dove fino a poco tempo fa era sufficiente avere un piccolo sito internet con la descrizione della propria struttura, oggi il viaggiatore-navigatore si concentra su quei siti che permettano anche la verifica in tempo reale della disponibità di camere libere nel periodo di interesse e la possibiiltà di prenotare tutto online. Una soluzione, quest'ultima, ormai diventata standard per i grandi alberghi ma non sempre a portata di mano per le piccole strutture magari perchè hanno creato da se il proprio sito internet oppure perchè i software di gestione prenotazioni risultano eccessivamente onerosi.
Una soluzione in tal senso può venire dal nuovo e potente sistema di gestione online B&B Manager, sviluppato da LTR Company che permette a bed and breakfast, case-vacanze, hotel e altri tipi di strutture ricettive di usufruire di un completo strumento online di gestione delle proprie prenotazioni a fronte di una contenuta quota di abbonamento annuale.
Come funziona B&B Manager ?
Il software è stato sviluppato e lavora in coppia con il portale di ricerca alberghiera Yooholidays e, in questa prima fase promozionale, gli utenti possono utilizzarlo in prova gratuita per un periodo di 30 giorni per rendersi conto delle sue potenzialità.


Prova gratuita 30 giorni B&BMANAGER - Alloggi Online - yooholidays.com


Sebbene il software sia studiato per funzionare con strutture ricettive di qualsiasi dimensione, è pensato in particolar modo per le piccole attività: bed and breakfast, case-vacanza e similiPrendiamo l'esempio del proprietario di un piccolo Bed and Breakfast.
A volte le piccole strutture non dispongono ancora di una pagina internet oppure hanno un sito che però non dispone di un sistema di verifica e gestione online delle prenotazioni via internet. Un sistema del genere risulta oggi di estrema utilità: pensate a tutte le volte che un cliente desidera effettuare la prenotazione direttamente online, pagando tramite carta di credito, paypal o bonifico bancario. Oppure a tutte quelle situazioni in cui si viene chiamati, magari al cellulare, in un momento poco opportuno, per avere informazioni sulla disponibilità di camere in un determinato periodo. Tutto questo viene risolto con B&B Manager. Il cliente può verificare da se, direttamente su internet la disponibilità di camere nei vari periodi e, sempre online può procedere alla prenotazione diretta. Voi riceverete tutte le informazioni tramite e-mail o tramite il pannello di controllo.
Una volta registrati al servizio, tramite delle rapide e semplici schede online, potrete inserire tutti i dati relativi alla vostra struttura ricettiva: prima i dati di contatto quali nome, indirizzo e recapiti vari, poi quelli relativi alle tipologie di camere che avete a disposizione. Con 9 tipologie di strutture ricettive, B&B Manager è pensato per ogni livello di traffico: dalla singola camera in affitto all'albergo. La schede può ovviamente essere integrata con delle fotografie.


Il pannello di configurazione di B&B Manager


Una volta completata la configurazione della vostra struttura ricettiva sarete pronti per gestire online le vostre prenotazioni. La vostra struttura ricettiva sarà inserita nel database del portale di prenotazione alberghiera Yooholidays, dal quale potranno trovarvi effettuando ricerche per zona e tipologia di alloggio e, in seguito, visionare la vostra scheda e prenotare. Al contempo potrete implementare il sistema di verifica camere e prenotazione online, direttamente dal vostro sito, inserendo pochi link. Dal pannello di controllo back-end a cui avrete accesso tramite password potrete usufruire di una serie di altre funzionalità di B&B Manager: verificare le disponibilità delle camere, impostare i parametri di pagamento, usufruire e consultare il database dei clienti oltre che ottenere statistiche sulle prenotazioni.


Dal pannello di controllo di B&B Manager potrete verificare il planning delle prenotazioni


Siete rimasti incuriositi ? Sul portale Yooholidays è possibile visionare un demo del software e se pensate che possa fare al caso vostro, come detto, approfittate dell'offerta lancio ed iscrivetevi gratuitamente per testare per 1 mese le funzionalità del software e del portale. Se poi la vostra struttura ricettiva si trova nelle province di Siracusa o Ragusa, visitate il sito http://www.hermes-sicily.com/ per conoscere le ulteriori promozioni riservate.

martedì 16 dicembre 2008

Natale 2008: eventi archeologici e culturali a Siracusa

Eventi di interesse a Siracusa per il mese di dicembre 2008

Siracusa, da alcuni anni riconosciuta tra i siti patrimonio mondiale dell'UNESCO, si appresta, finalmente, a puntare sempre più alla valorizzazione dei beni culturali e dell'archeologia nello specifico. Sono sempre più frequenti iniziative e mostre volte a mettere in luce i beni artistici ed i siti archeologici nel territorio. Da diversi anni, si tiene ormai nel mese di dicembre -mese in cui ricorre anche la festa della patrona della città, Santa Lucia- la manifestazione "Luci a Siracusa". Anche quest'anno, spulciando nel programma, si trovano diverse iniziative di interesse per gli appassionati di storia, arte, archeologia. Vediamole nel dettaglio:





IV Rassegna del cinema archeologico di Siracusa

La rassegna del cinema archeologico di Siracusa giunge alla sua quarta edizione. Quest'anno i documentari in programma vertono tutti sulla Sicilia.



La rassegna sarà concentrata in due giorni: il 18 ed il 19 dicembre. L'accesso alle proiezioni è libero. La rassegna si terrà presso il Teatro Randone della Provincia Regionale di Siracusa, in via Malta. Sei i documentari in programma, suddivisi nei due giorni. Tra questi da segnalare "Leontinoi", realizzato per la valorizzazione del sito dell'antico colonia greca, ricadente nel territorio siracusano. Il documentario è stato realizzato con la supervisione del prof. Massimo Frasca, direttore della scuola di specializzazione in archeologia di Siracusa. Si riporta di seguito il programma completa della rassegna. Maggiori informazioni e le trame dei film sono consultabili a questo link




Mostra: Musei nascosti, collezioni e raccolte archeologiche a Siracusa dal XVIII al XX secolo

Il 14 dicembre è stata inaugurata la mostra "Musei nascosti, collezioni e raccolte archeologiche a Siracusa dal XVIII al XX secolo". La mostra è stata allestita presso il Castello Maniace, fortezza fatta costruire da Federico II di Svevia all'imbocco della baia di Siracusa. I lavori di restauro del castello sono agli ultimi stadi prima che esso venga definitavamente restituito alla fruizione pubblica. La mostra occupa due sale nelle quali sono esposti reperti provenienti da collezioni private siracusane, molti dei quali mai esposti al pubblico. La casa editrice Electa ha già approntato il catalogo della mostra. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 19 febbraio 2009.



Mostra: L'annunciazione di Antonello da Messina, il restauro

A partire dal 23 dicembre prenderà il via la mostra "L'Annunciazione di Antonello da Messina: il restauro". Il famoso dipinto è stato per lungo tempo assente dal Siracusa per essere sottoposto ad un restauro integrativo, a cura dell'equipe del prof. Basile, la stessa che ha curato il restauro del Cenacolo di Leonardo. Il dipinto rientra finalmente a Siracusa anche se non ancora al museo Bellomo, sua sede originaria. Dal 23 dicembre al 3 maggio 2009 sarà esposto all'ex Convento del Ritiro, in via Mirabella, nel centro storico di Ortigia. La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Si tratta della prima "uscita pubblica" del dipinto dopo l'innovativo restauro a cura dell'istituto centrale del restauro se si escludono pochi giorni di esposizione a Roma



martedì 9 dicembre 2008

Salvare la ferrovia storica Modica-Ragusa

Un bellissimo spot sul triangolo del barocco siciliano


Eccovi uno spot di rara sensibilità: un'eccezionale mix tra colonna sonora e fotografia e un commentatore d'eccezione, Luca Zingaretti.
Il filmato è un po' datato, venne realizzato in occasione di Maratonarte per promuovere il riutilizzo dell'antica tratta ferroviaria Modica-Ragusa che rischia di scomparire mentre potrebbe a buon diritto entrare nel percorsi storico-turistici delle ferrovie italiane.
Periodicamente su questa tratta viene organizzato il treno del barocco ma ancora non è abbastanza. L'occasionalità dovrebbe divenire un qualcosa di permanente.
In attesa che le speranze di molti si realizzano godiamoci ancora questo spot pubblicato su Youtube:


giovedì 20 novembre 2008

Visitare il parco archeologico di Siracusa

Utili informazioni per quanti vogliano visitare la zona archeologica di Siracusa




Il parco archeologico della Neapolis costituisce sicuramente uno dei luoghi più visitati di Siracusa. Al suo interno si trovano ad esempio il teatro greco, ove ancora oggi si svolgono in primavera le rappresentazioni classiche, il leggendario orecchio di Dionisio, l'anfiteatro romano, l'ara di Ierone II e le latomie del paradiso.


Per quanti volessero visitare questo interessante parco, che ha valso a Siracusa il titolo di patrimonio mondiale dell'Unesco, Hermes Archeologia e Turismo ha approntato una completa pagina informativa. A questo indirizzo sarà possibile visionare online una cartina del parco archeologico ma anche scaricarla in formato pdf per poterla poi stampare.





Allo stesso modo sono fornite utili informazioni sui biglietti e gli orari di apertura, sui monumenti, su come prenotare una visita guidata, su come raggiungere il parco con vari mezzi.
Sempre dalla pagina informativa è possibile accedere ai link di diversi libri inerenti l'argomento che può essere interessante acquistare prima della visita.

Non resta che leggersi tutte le informazioni e... godersi la visita.

giovedì 13 novembre 2008

Quattro itinerari turistici per la stagione invernale a Siracusa

Noto, i mosaici del Tellaro, Vendicari, il castello Eurialo e Megara Iblea le proposte di Hermes per piccoli gruppi


Per la stagione autunno-inverno 2008-09, Hermes archeologia e turismo propone quattro itinerari turistici per gruppi misti, nell'area siracusana.
Le visite guidate si terranno ogni sabato e domenica al raggiungimento di un gruppo minimo di 6 partecipanti. Le guide si svolgono in italiano, inglese e tedesco.

Le mete proposte sono:

- ogni sabato mattina il centro storico barocco di Noto, con i suoi edifici e le sue chiese che gli hanno valso il riconoscimento di patrimonio culturale dell'umanità dell'Unesco


- ogni sabato pomeriggio, sempre nella zona di Noto, si visiteranno i mosaici romani del Tellaro e la vicina oasi naturalistica di Vendicari


- ogni domenica mattina è prevista la visita ad uno dei più importanti monumenti greci di Siracusa: il castello Eurialo. La fortezza domina l'altipiano dietro la città e, ancora oggi, rimangono visibili torri, mura e fossati


- ogni domenica pomeriggio, infine, è prevista la visita all'area archeologica di Megara Iblea, tra Siracusa ed Augusta. Si tratta di un sito di epoca greca spesso ignorato dal grande pubblico ma di grande importanza scientifica. Qui sono visibili i resti di una cittadina greca arcaica con le sue e piazze, le case, gli edifici pubblici e le fortificazioni



Per partecipare alle escursioni è richiesta una quota di 15 € e la prenotazione anticipata. Maggiori informazioni e prenotazioni sono disponibili nell'apposita pagina del sito Hermes archeologia e turismo.



venerdì 7 novembre 2008

Megara Iblea: l'abitato arcaico

Consulta gratuitamente online il volume dell'Ecole Francaise de Rome


Se c'è un sito in Sicilia che è una pietra miliare nello studio della colonizzazione greca dell'isola, questo è Megara Iblea. Si trattava di una colonia megarese posta poco distante da Siracusa e fondata pochi anni dopo di essa. La sua precoce distruzione ed il fatto che in epoca medievale e moderna non vi sono sorti sopra nuovi insediamenti (oltre al fatto di essere scampata miracolosamente all'industrializzazione selvaggia della zona), hanno fatto si che l'urbanistica della città greca arcaica sia ancora perfettamente leggibile. Il grande merito di aver scavato questo importante sito archeologico va in particolar modo a Vallet e alla scuola francese di Roma. Oltre allo scavo esemplare, caso raro, i risultati degli scavi sono anche stati pubblicati in una serie di volumi editi dalla scuola. Questi volumi purtroppo sono solamente in lingua francese, di difficile reperibilità e dall'alto costo. Oggi, grazie alla Casalini Digital Library è possibile consultare gratuitamente online uno di questi enciclopedici volumi. Si tratta del 5° volume, "Mégara Hyblaea - 5 : La ville archaïque : l'espace urbain d'une cité greque de Sicilie Orientale", curato da Michel Gras, Henri Tréziny, Henri Broise. Il volume consta di oltre 600 pagine ricchissime di piante, disegni, ricostruzioni e fotografie. Quanti lo desiderassero possono anche acquistare online il libro, tramite carta di credito, al costo di 145 €.



Per quanti scegliessero invece l'opzione di consultazione online, riportiamo per comodità l'indice dei capitoli ed il relativo link:




Cliccato sul capitolo desiderato è poi sufficiente cliccare su "anteprima online" per poter consultare online (ovviamente senza possibilità di salvare o stampare) il capitolo desiderato.

Per quanti invece desiderassero visitare il sito di persona rimando a questo link





mercoledì 29 ottobre 2008

Top Ten Siracusa

Dieci cose da vedere e da fare assolutamente nella città di Aretusa

A breve, nel sito Hermes Archeologia e Turismo, nella sezione "Manuale per il Turista", cominceremo a pubblicare alcune pagine di agile lettura con consigli sui "must": le cose assolutamente da non perdere nelle varie città siciliane.
Ecco un breve anticipazione della Top Ten delle cose da fare, redatta per Siracusa:
1. VISITARE IL PARCO ARCHEOLOGICO DELLA NEAPOLIS
Cicerone definì Siracusa come "la più bella città che i Greci costruirono in occidente". Ecco perchè una visita ai resti archeologici di Siracusa non può mancare nel programma dei visitatori. La più importante area archeologica della città è il parco della Neapolis che tra l'altro contiene il teatro greco, l'anfiteatro romano, l'ara di Ierone, le latomie e l'orecchio di Dionisio, Se potete, anche cantare nell'orecchio di Dionisio è un'esperienza da non perdere.
2. PASSEGGIARE TRA LE VIUZZE DI ORTIGIA
Ortigia è il centro storico di Siracusa. La sua particolarità è che si trova per intero su un'isola. Passeggiare per le sue viuzze strette antiche per poi giungere nella maestosa piazza Duomo, con la sua chiesa costruita su un tempio greco, oppure camminare lungo lo splendido lungomare per raggiungere la leggendaria fonte Aretusa, con il suo papiro, è un'esperienza da non perdere
3. ADDENTRARSI NELLE CATACOMBE DI SAN GIOVANNI
Le catacombe di Siracusa, dopo quelle di Roma, sono le più estese d'Italia. Un buon motivo per addentrarsi dentro questi lunghi cunicoli e raggiungere il luogo ove seconda la tradizione, San Paolo predicò ai siracusani
4. VISITARE LA BASILICA DI SANTA LUCIA CON IL SUO QUADRO DEL CARAVAGGIO
Santa Lucia è la sentitissima patrona di Siracusa. Sul luogo ove secondo la tradizione venne martirizzata, esistono oggi due chiese. Sull'altare della basilica di Santa Lucia trova posto uno splendido dipinto del Caravaggio: il "Seppellimento di Santa Lucia"
5. FARE UN GIRO IN BARCA SUL FIUME CIANE, CIRCONDATI DALLE PIANTE DI PAPIRO
Siracusa è l'unico luogo al mondo, a parte ovviamente l'Egitto, dove il papiro cresce allo stato spontaneo. Recatevi al fiume Ciane e fare un giro in barca lungo il corso d'acqua. Dopo un po' sarete letteralmente circondati dalle piante di papiro: una sensazione straordinaria.
6. GUSTARE DEL PESCE FRESCO IN UN RISTORANTINO DI ORTIGIA
Siracusa, con i suoi due porti ed il centro storico localizzato su un'isola è una città di mare per eccellenza. Come non gustare dell'ottimo pesce fresco cucinato in uno dei numerosi ristorantini del centro storico ?
7. VISITARE IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE LACRIME E, GIUNTI AL CENTRO, GUARDARE IN ALTO, VERSO LA CUPOLA
Già prima di arrivare a Siracusa vi renderete conto che c'è un alto edificio, dalla forma slanciata che svetta su tutti gli altri. Si tratta del Santuario della Madonna delle Lacrime. E' una chiesa moderna costruita a partire dagli anni '60 per conservare un quadretto in gesso che ha miracolosamente lacrimato. Entrate al suo interno e, giunti al centro guardate verso l'alto dei suoi quasi 100 metri. Una sensazione veramente particolare.
8. VISITARE IL PIU' GRANDE MUSEO ARCHEOLOGICO DI SICILIA
Siracusa era la maggiore colonia greca di Sicilia e, per lungo tempo, al museo di Siracusa confluirono reperti provenienti da tutta l'isola. Le collezioni del museo Paolo Orsi vanno dalla preistoria all'epoca romana e sono le più importanti dell'isola
9. GUARDARE IL TRADIZIONALE SPETTACOLO DELL'OPERA DEI PUPI
Sicuramente nei negozi di souvenir avrete notato quelle caratteristiche marionette addobbate da cavalieri. Sono quelle che un tempo si utilizzavano per i tradizionali spettacoli dell'opera dei pupi, durante i quali si cantavano le gesta dei paladini di Francia. Ancora oggi a Siracusa è attivo un teatro ove è possibile vedere questi spettacoli
10. FARE UN BAGNO O UN'IMMERSIONE NELL'AREA MARINA PROTETTA DEL PLEMMIRIO
Giunti in Ortigia e affacciandovi sul mare, vi renderete subito conto che si tratta di uno dei mari più belli d'Italia. Poco a sud di Siracusa, è stata istituita da alcuni anni un'area marina protetta. Da subacquei o da bagnanti si consiglia a tutti di provare questo splendido mare.

mercoledì 15 ottobre 2008

L'oratorio rupestre del Monte Climiti

Tracce di storia minore sugli altipiani iblei


Quando si parla di Siracusa, si pensa subito ai fasti della Siracusa greca. Tutta l'area è stata però particolarmente vivace sia in epoca precedente (preistorica) che successiva (medievale).
Gli amanti della natura e dell'archeologia possono passare piacevoli giornate ad esplorare il territorio siracusano alla ricerca degli innumerevoli oratori rupestri, a volte decorati con incisioni o affreschi, che costellano, in particolar modo la zona dei Monti Iblei.
Alcuni sono più famosi di altri, ad es. la grotta dei santi di Castelluccio o gli oratori rupestri di Pantalica. Si può però ben dire che praticamente in ogni cava si trova un piccolo oratorio scavato nella roccia che, magari, in secoli più recenti, venne riutilizzato come abitazione o stalla.
A ridosso della città si trova il monte Climiti (non si sa con esattezza da dove derivi il toponimo, secondo alcuni dalla forma bizantina "scala" e, effettivamente in quella zona vi è una scala intagliata nella roccia), dal quale si gode un panorama mozzafiato.
Li, in una vasta area privata, si trovano i resti di un castelluccio di epoca medievale e, nello sperone roccioso sotto di esso, un piccolo oratorio di cui si è persa la memoria. I proprietari del fondo in genere sono disponibili a farvi accedere gli escursionisti.
Per quanti amano andare "a caccia" di queste chiesette di epoca bizantina, un testo di riferimento è "Le chiese rupestri del siracusano" di Aldo Messina, purtroppo ormai fuori commercio e di difficile reperibilità.
Tra l'altro vi si trova qualche interessante notizia anche sul nostro oratorio, indicato come la "grotta anonima del monte Climiti", in quanto non è mai stato identificato a quale santo fosse dedicata. Sebbene non siano state fatte ricognizioni archeologiche approfondite, sembra che non vi fossero in zona insediamenti abitativi coevi all'oratorio. Ciò fa ipotizzare al Messina l'esistenza di un eremitaggio. All'interno della grotta che ha pianta ovale si notano ancora tracce di un altare e di una banchina laterale.
Vi sono anche tracce di dipinti, purtroppo in pessimo stato di conservazione e oggi irriconoscibili. Si riconoscono ancora delle fasce gialle e rosse e una figura che potrebbe essere quella della Vergine. Di più purtroppo non è più possibile dire o vedere oggi di questo piccolo episodio di storia locale.
Photo Credits: La foto dell'interno dell'oratorio è di Diego Barucco (Siciliafotografica), quella dell'affresco è di Sebastiano Leggio (Hermes Archeologia e Turismo)
Per quanti volessero avventurarsi nella ricerca dell'oratorio, inseriamo anche un riferimento cartografico:


Bibliografia:

- A. Messina, Le chiese rupestri del Siracusano, ISSB - Palermo

- G. Agnello in Scritti in onore di S. Caronia, Palermo 1966
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mercoledì 8 ottobre 2008

NTLDR mancante... disperazione dell'utente

Un utile programmino batch per risolvere il problema





Chi di noi, accendendo il PC non si è trovato almeno una volta davanti ad un'immutabile schermo nero col cursore bianco lampeggiante o con la fantomatica scritta "NTLDR mancante" ?

Cosa è mai successo al nostro PC che fino al giorno prima funzionava perfettamente ?

Diciamoci la verità: sebbene il sistema operativo Windows abbia ormai parecchi anni sulle spalle, di errori inspiegabili e di reazioni incontrollate ne contiene ancora parecchie. Inutile cercare sempre la causa delle cose: frequentemente si tratta di errori di scrittura che si vengono a creare nei settori dell'hard disk o di impostazioni di configurazione che si modificano.

In particolar modo questo file NTLDR come altri (ad es. boot.ini) è responsabile delle operazioni di boot cioè di avvio del sistema operativo. Dice al sistema la configurazione dei nostri hard disk e su quali di questi deve cercare il sistema operativo da avviare.

Che fare allora ? Tirare fuori il cd di installazione di Windows e reinstallare tutto ?

Non sempre è necessario. A volte è possibile porre ai ripari correggendo gli errori di pochi file senza dover cancellare tutto.
Un ottimo sito ove è possibile scaricare un ottimo programmino è questo: "NTLDR is missing".
Il testo è disponibile in varie lingue, purtroppo al momento non l'italiano.
Dal sito è possibile scaricare il piccolo programmino Fixntldr e copiarlo sul supporto che più ci fa comodo: floppy disk, cd rom, pen drive...
Si parte dall'assunto che la nostra copia di Windows è ancora perfettamente funzionante e che soltanto alcuni parametri di configurazione iniziali siano stati modificati.
Dopo aver scaricato da un PC funzionante il programmino nella versione che più ci fa comodo, lo lanciamo per scriverlo sul supporto rimovibile da cui accedere al nostro PC guasto.
Bene è quasi fatta ! Inseriamo il supporto nel PC guasto ed accendiamolo, assicurandoci che il primo drive che verrà letto sarà proprio quello con il nostro programmino. Per fare questo consultate il manuale della vostra scheda madre e lanciate la scelta del drive di avvio o modificatelo dal bios.
Dopo pochi secondi vedrete apparire un elenco scritto in varie lingue. Sono varie opzioni di configurazione per il vostro PC. Selezionate la prima e premete invio (altrimenti dopo un certo numero di secondi verrà selezionata di default). Se il computer riparte e appare lo schermo di caricamento di Windows è fatta... altrimenti ripetete la stessa operazione scegliendo le opzioni sottostanti fino a quando troverete quella che permette l'avvio del vostro computer. Vi sono buone possibilità di successo. Una volta rientrati nel vostro Windows, accedete al supporto rimovibile e lanciate il programmino fixntldr.bat. Questo riscriverà i file e le configurazioni fondamentali sul vostro PC in modo che possa nuovamente partire senza necessità del supporto rimovibile. Insomma un programmino piccolissimo che risolverà i grattacapi di molti: provare per credere.
La pagina di spiegazioni dell'utilizzo è molto chiara e entra nel dettaglio di tutte le operazioni e di tutte le possibilità ed intoppi che potreste incontrare.

mercoledì 1 ottobre 2008

La grotta delle Trabacche

Ipogeo cristiano o location di Montalbano ?




Se parliamo della Grotta delle Trabacche il luogo risulterà, con ogni probabilità, sconosciuto ai più. Non è però così se parliamo dell'episodio televisivo "Il commissario Montalbano ed il cane di Terracotta". Ammettetelo... quanti di noi non lo hanno visto almeno una volta ? Ricordate la grotta dove si trovava il deposito di armi ed il sepolcro dei due fidanzatini ?


Ebbene si tratta di un luogo reale, ubicato in provincia di Ragusa. Si tratta per l'appunto della cosidetta Grotta delle Trabacche.


L'ubicazione del luogo è suggestiva quanto isolata: la campagna ragusana, caratterizzata dai pascoli iblei e dagli infiniti muretti a secco. In questi luoghi si trova una contrada, denominata "centopozzi", in virtù dei numerosi cunicoli sotterranei. Leggenda popolare vuole che fossero scavati da diavoli ma, molto più realisticamente, si tratta di vestigia di epoca medievale: sepolcri ed ipogei paleocristiani e bizantini. Quello meglio conservato è la Grotta delle Trabacche che già nel settecento impressionò il viaggiatore francese Houel che la rappresentò in una delle sue tavole. Una volta entrati ci si trova di fronte ad un doppio camerone molto suggestivo. Si tratta di un antico sepolcro, una sorta di catacomba in miniatura. Tutto intorno vi sono file di tombe scavate in brevi gallerie, tombe ad arcosolio oppure anche sul pavimento. Al centro del camerone troneggiano due monumentali sepolcri a "baldacchino" con dei pilastri scavati direttamente nella roccia, a rendere il tutto ancora più imponente.


Ecco il luogo dove il nostro commissario ritrovò la camera segreta con le spoglie dei due innamorati. Tutto il complesso è stato datato dagli studiosi al IV sec. d.C. e, recentemente, la soprintendenza di Ragusa ha iniziato un'opera di sistemazione dell'area per renderla maggiormente più fruibile.


Insomma, un luogo suggestivo e fuori dai consueti percorsi turistici ma che può divenire meta di una piacevole escursione fuori porta o tappa di un tour dei luoghi di Montalbano.


Oltre alle foto date un'occhiata ai due piccoli filmati realizzati con l'ausilio di un cellulare e che pubblichiamo in questa pagina oppure visionate la galleria sul sito Hermes Archeologia e Turismo.
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Se invece siete interessati ad un tour dei luoghi di Montalbano e cercate una guida, provate e guardare questo link.
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N.B. Le fotografie pubblicate in questo post sono proprietà di Hermes Archeologia e Turismo. Tutti i diritti riservati

domenica 28 settembre 2008

L'impero bizantino (6): le dinastie dei Comneni e degli Angeli

Breve storia dell'impero bizantino - parte VI

Il periodo di poco più di un secolo, compreso tra il 1081 ed il 1204 vede alternarsi sul trono di Costantinopoli esponenti dell'aristocrazia militare. Nonostante i numerosissimi problemi che l'impero si trova a dover affrontare, si ha un nuovo, breve periodo di apogeo.
Le maggiori novità in questo arco di tempo riguardano il sempre maggiore sviluppo della pronoia. Si trattava di una forma di feudalesimo di tipo militare. Un cavaliere possedeva una determinata estensione di terreno e le amministrava per conto dell'autorità pubblica, ricavandone anche le tasse. In caso di guerra, il cavaliere doveva partecipare con un proprio seguito di armati. L'epoca dei contadini-coloni era definitivamente tramontata ma in parte si arginava l'uso esclusivo di eserciti mercenari.
Le repubbliche marinare acquisirono in questo periodo sempre maggiore potere, in particolar modo Venezia, formalmente ritenuta possesso di Bisanzio ma in pratica totalmente indipendente.


estensione dell'impero nel 1081

Alessio I Comneno (1081-1118 d.C.) - La prima crociata

Alessio I salì sul trono trovando l'impero in una situazione disastrosa: pressato dai Turchi in oriente che ormai avevano conquistato quasi tutta l'Asia minore, e dai Normanni di Roberto il Guiscardo in occidente. Questi, dopo aver conquistato Sicilia e Italia decise di attaccare direttamente Costantinopoli. L'impero riuscì però a sventare questa minaccia, con la morte del Guiscardo e soprattutto grazie all'aiuto militare di Venezia. A seguito di questo aiuto si dovettero fare delle importantissime concessioni alla città marinara:
  • il titolo di protosevastos ereditario tra i dogi (che li poneva sullo stesso piano della famiglia imperiale)
  • un quartiere a Costantinopoli con tre scali marittimi
  • l'esenzione delle tasse nella vendita delle merci
Un nuovo fronte si stava però per aprire: a seguito degli appelli di Papa Urbano II, nel 1095 venne indetta la prima crociata, per liberare la Terra Santa. Come luogo di raduno degli eserciti vennero date le mura di Costantinopoli, pensando erroneamente che Alessio I avrebbe intrapreso con benevolenza l'iniziativa. In realtà i bizantini consideravano da secoli un loro dovere la lotta agli infedeli e di contro diffidavano della presenza di eserciti occidentali nel proprio territorio. Questo non a torto. La crociata venne preceduta da una disorganizzata "crociata popolare" che raggiunse Costantinopoli attraversando i Balcani, non senza portare scompiglio e saccheggio. L'esercito bizantino dovette scortare questa crociata che una volta arrivata in Terra Santa venne sbaragliata. Di li a poco arrivarono gli eserciti regolari. Anche qui vi furono saccheggi e le forze bizantine mantennero un profilo minimo. Giunti a Costantinopoli, Alessio I si offrì di aiutare gli eserciti occidentali traghettandoli e fornendo supporto logistico se avessero giurato che i territori riconquistati sarebbero stati restituiti all'impero. Questo provocò alcune discordie nel campo crociato. La campagna cominciò ed inizialmente la città di Nicea venne restituita. A seguito della conquista di Antiochia, il Normanno Boemondo di Taranto decise però di formare la contea di Edessa. Questo portò ben presto a guerra aperta. Boemondo venne sconfitto e dovette dichiararsi vassallo di Alessio I.
Giovanni II Comneno (1118-1143 d.C.)
Il figlio di Alessio, Giovanni II, si trovò un impero molto più solido di quello che aveva trovato il padre. Per consolidare l'impero dovette combattere soprattutto sul fronte balcanico contro Serbi ed Ungheria. Cambiò poi politica nei confronti di Venezia, rifiutandosi di riconoscerne nuovamente i privilegi. Questo portò ad una serie di rappresaglie navali Bisanzio non riuscì a contrastare, venendo infine costretta a rinnovare i trattati.
Manuele I Comneno (1143-1180 d.C.) - I contrasti con Venezia
Salì al trono pur non essendo il primogenito, in virtù delle proprie eccezionali capacità di governo, riconosciute dal padre. Dopo la crociata le usanze occidentali avevano trovato strada a corte e lui le favorì. Cercò inoltre una restaurazione dell'impero.
Con la riconquista turca di Edessa venne indetta una nuova crociata. Ancora una volta il passaggio degli eserciti crociati sul territorio imperiale fu accompagnato da saccheggi e scontri con l'esercito bizantino. Una volta traghettati in Asia minore, l'esercito tedesco e francese non collaborarono e vennero sconfitti. La propaganda occidentale di questa sconfitta venne addossata ai Bizantini.
Un attacco Normanno a Corfù fu il pretesto bizantino per attaccare l'Italia. Manuele I cercò l'alleanza tedesca che venne però accolta con diffidenza dal nuovo sovrano, Federico Barbarossa. La stessa Venezia mal vedeva un'interferenza bizantina in Adriatico. I Bizantini decisero di agire da soli ma vennero pesantemente sconfitti. Nel 1176 l'armata imperiale subì anche una disastrosa sconfitta contro i Turchi a Mironcefalon.
Di li a poco l'impero arrivò anche a una rottura completa con Venezia. Con un'operazione programmata accuratamente, tutti i Veneziani presenti nell'impero vennero arrestati ed i loro beni confiscati. Per la città marinara fu un colpo disastroso. Si organizzò una flotta per attaccare l'impero ma, ben presto, venne decimata da un'epidemia. I Veneziani si avvicinarono allora ai Normanni. Fu questo il tasto giusto per riavviare le trattative, interrotte poi con la morte del sovrano.
Tra i successori di Manuele I è da segnalare Andronico Comneno, sovrano intransigente e nazionalista che ben presto trasformò il proprio regno in un regno di terrore. Trovandosi isolato internazionalmente riallacciò i rapporti con Venezia, restituendo i prigionieri e promettendo un indenizzo. Sotto il suo regno l'esercito si indebolì notevolmente e, quindi, non potè far fronte ai nuovi attacchi di Serbi, Ungheresi e Normanni. La folla inferocita dalle sconfitte lincerà il sovrano.
La dinastia degli Angeli (1185-1204) - La decadenza dell'impero
Dopo i Comneni, la fase di decadenza dell'impero si fece inarrestabile. Oltretutto in questo periodo trovò luogo la III crociata che, come sempre, portò disordini nell'impero. Isacco II continuò il riavvicinamento a Venezia, permettendo nuovamente la formazione di un quartiere in città. Di fatto però la situazione politica tra occidente e oriente divenne sempre più instabile fino al 1204, quando, nel corso della IV crociata, Costantinopoli venne conquistata.

Libri per approfondire:

- G. Ravegnani, Introduzione alla storia bizantina, ediz. Il Mulino

Nota: le immagini pubblicate sono prese da Wikipedia. Si tratta di immagini di libero utilizzo sotto licenza GNU o i cui diritti sono scaduti

mercoledì 10 settembre 2008

Vedute di Ortigia

Quattro rapidi scorci del centro storico di Siracusa



Nuvole su piazza Duomo


Mareggiata al Lungomare di Levante



Dettaglio del Castel Maniace



Bandiera siciliana su Palazzo Vermexio





Le immagini inserite in questo post sono utilizzabili sotto licenza Creative Commons. Potete trovarle in questa galleria Flickr

lunedì 8 settembre 2008

L'impero bizantino (3): l'iconoclasmo


Breve storia dell'impero bizantino - parte III

Il periodo a cavallo tra gli inizi dell'ottavo secolo d.C. e la prima metà del nono secolo, rappresenta sicuramente uno dei periodi più tormentati dell'impero bizantino. La grave crisi religiosa interna, nota come "iconoclasmo" lo scosse infatti profondamente.

Leone III "Isaurico" (717-741 d.C.) - la nascita dell'iconoclasmo

E' sotto l'imperatore Leone III che prende avvio l'iconoclastia. Il soprannome "isaurico" si riconduce a quello di una popolazione abitante l'impero. Egli era però in realtà di origini siriane. Sul fronte militare riuscì a bloccare l'avanzata araba che si arrestò alle formidabili mura di Costantinopoli. La vittoria fu di quelle epocali concendendo un periodo di respiro sul fronte militare all'impero costantinopolitano. Sul fronte interno è da registrare anche la pubblicazione di un manuale di diritto con una selezione di leggi (Ekloghè).
L'elemento di maggior rilievo è però rappresentato dall'iconoclasmo che, in termini letterali, vuol dire "distruzione delle immagini". L'oggetto centrale della disputa religiosa era riguardava il culto delle immagini sacre. Nell'anno 726 Leone III emise un editto in cui vietava il culto delle icone o immagini, ritenuto contrario alla fede cristiana e ordinò la rimozione delle immagini del Cristo o dei santi. La reazione popolare fu molto feroce e si formò un vero e proprio partito di "iconoduli" che difendevano il culto delle immagini in quanto sostenevano che ciò che veniva venerato non era l'oggetto in sè ma ciò che esso rappresentava. La rivolta si estese a macchia d'olio e l'imperatore incontrò anche l'opposizione del papa Gregorio II e del patriarca Germano.
Nel 730, Leone III, per reazione pubblicò un'editto in cui l'iconoclasmo diveniva dottrina ufficiale e cominciò le persecuzioni e le confische contro gli adoratori delle immagini.

Estensione dell'impero all'epoca di Leone III

Costantino V (741-775 d.C.) - l'apice dell'iconoclastia

A Leone III successe il figlio Costantino V che, per quanto possibile, aggravò ancora più la controversia religiosa. C'è da dire che oltre alle lotte religiose, Bisanzio, dovette subire anche i nuovi attacchi degli eterni nemici: Arabi e Bulgari oltre ai Longobardi che in Italia riuscirono a conquistare Ravenna.
Costantino V era una persona di profonda cultura e scrisse numerosi trattati religiosi. A sostegno delle sue tesi convocò un sinodo non riconosciuto. Tra le altre cose negava dogmi quali le intercessioni di Vergine e santi ed il culto delle reliquie. Durante il suo regno la controversia iconoclasta raggiunge il culmine con ripetute persecuzioni contro i monaci.

Costantino VI - Irene - Niceforo I (780-813 d.C.) - la restaurazione iconodula

Alla morte di Costantino V seguì il brevissimo regno di Leone IV e poi quello del giovanissimo Costantino VI per cui governò in qualità di reggente la madre Irene. Questa favorì la restaurazione del culto delle immagini. Un primo tentativo di restaurazione fu sventato da soldati iconoclasti. Poi, dopo una maggiore preparazione, un concilio ecumenico nel 787 condannò l'iconoclasmo come eresia. Questo tra l'altro portò alla distruzione degli scritti iconoclasti, motivo per cui abbiamo oggi una visione molto parziale e poco obiettiva di questa controversia religiosa.
Poco dopo Irene entrò in contrasto col figlio. Approfittando però del suo adulterio e dell'opposizione degli ambienti più intransigenti, lo fece accecare e cosa del tutto nuova a Costantinopoli prese il posto di sovrana. Essendo una posizione del tutto anomala mantenne il titolo di basileus al maschile. Ricevette una proposta di matrimonio di Carlo Magno che avrebbe potuto riunificare l'impero. Un colpo di stato organizzato da Niceforo I la depose però prima che potesse rispondere agli ambasciatori. Niceforo I affrontò il problema militare dei Bulgari: invase i loro territori. Venne però sconfitto ed ucciso dal khan Krum. Dopo l'effimero governo di Stauracio e Michele I salì al potere un militare: Leone V

Leone V (813-820 d.C.) - il secondo iconoclasmo

Dopo aver fermato l'avanzata bulgare, Leone V si dedicò alle controversie religiose, dando vita al secondo periodo iconoclastico. Fece deporre il patriarca. Il secondo iconoclasmo non ebbe però molti consensi e nell'820 Leone V venne assassinato dai seguaci di Michele II che fonderà una nuova dinastia di regnanti. Negli anni successivi si susseguirono alcuni regnanti minori e c'è da registrare la perdita della Sicila dai territori dell'impero, per la conquista degli arabi. Nell'843 salirà al potere Michele III "Amoriano" dando inizio ad una fase di apogeo dell'impero.

Libri per approfondire:

- G. Ravegnani, Introduzione alla storia bizantina, ediz. Il Mulino
Nota: le immagini pubblicate sono prese da Wikipedia. Si tratta di immagini di libero utilizzo sotto licenza GNU o i cui diritti sono scaduti










lunedì 25 agosto 2008

Vendere le proprie foto online

Come pubblicare e vendere online le proprie foto migliori
L'argomento esula un po' da quelli ricorrenti di questo blog ma per molti lettori potrebbe essere di interesse. Chi ama la natura, l'arte, l'archeologia e gira il mondo per vedere questi posti è spesso anche appassionato di fotografia. Ad un certo punto, viene quasi spontaneo l'impulso di sfruttare le potenzialità offerte da internet e pubblicarle online per rendere anche altri partecipi dei nostri scatti. Uno dei siti più famosi per questo scopo è Flickr (http://www.flickr.com/).
Ma avete mai pensato anche di guadagnare qualcosina vendendo i diritti delle vostro foto ? Si tratta del cosidetto stock o microstock. Parecchi siti internazionali permettono ormai di iscriversi gratuitamente e creare sul loro sito una galleria di fotografie che potranno essere viste dagli altri utenti che, se lo desiderano potranno poi comprarne i diritti per la pubblicazione. I principali clienti di questi siti sono riviste, giornali, altri siti web.
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Attenzione: non tutte le foto che pubblicherete verranno in automatico pubblicate. Verranno selezionate secondo criteri più o meno rigidi, a seconda del sito e dovranno avere una risoluzione minima. Inoltre per le foto che ritraggono persone sarà necessario allegare una liberatoria.
Scegliendo temi belli ed originali, essendo utenti attivi che commentano sui forum e promuovono i propri scatti, anche voi potrete avere la soddisfazione di lanciarvi nel mondo delle foto royalty free. I siti più famosi in quanto a numero di visitatori e possibilità di guadagno sono Dreamstime, Fotolia e Shutterstock. Quest'ultimo è il più esigente perchè per l'iscrizione richiede di inviare 10 foto come test di prova che verranno da loro valutate.
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domenica 24 agosto 2008

La necropoli di Castelluccio

Scopriamo il più importante sito dell'età del bronzo antico in Sicilia

Avete voglia di scoprire uno dei più antichi siti archeologici siciliani ? Vi va di fare una passeggiata fuori porta ? Non vi spaventano le escursioni alla "Indiana Jones" ?



Bene, se avete risposto affermativamente a tutti e tre questi quesiti, per voi è sicuramente consigliabile una visita all'antichissima necropoli di Castelluccio, localizzata in provincia di Siracusa, tra i comuni di Noto e Palazzolo Acreide.
Castelluccio è il nome di un sito ma anche di un'intera cultura. Si tratta infatti del sito che ha dato il nome all'intera facies castellucciana, localizzata nella Sicilia orientale nel corso dell'antica età del bronzo. Oggi sono stati localizzati decine di siti appartenenti a questa cultura. In quanto a dimensioni e ritrovamenti, Castelluccio rimane però al momento il maggiore.

Il sito venne studiato per la prima volta dall'instancabile archeologo Paolo Orsi, alla fine dell' '800. La componente più evidente (o sarebbe meglio dire l'unica rimasta) è la necropoli. Si tratta di alcune centinaia di tombe a grotticella artificiale, scavate nella roccia calcarea che si affaccia sulla Cava della Signora. E' veramente curioso poter passeggiare tra i resti di queste tombe ed osservarne le strutture. Purtroppo il sito è da anni in stato di quasi totale abbandono, pertanto la fruizione è riservata ai più coraggiosi. Lasciata la propria auto nei pressi del cancello del sito oltrepassatelo ed usate le lievi tracce dell'antico sentiero e delle staccionate per orientarvi. Dopo alcune decine di metri comincerete a vedere scavate nella roccia queste tombe dal piccolo ingresso quadrangolare ed in genere composte da una piccola cella dal tetto piano. La vegetazione selvaggia è purtroppo ormai padrona del sito che, pertanto, non è leggibile nel migliore dei modi. Si consigliano scarpe adatte, pantaloni lunghi e di escludere i mesi estivi sia per la calura che per la durezza dell'erba essiccata che rende difficile muoversi. Se questo non vi crea problemi, con un po' di spirito di avventura, esplorare per un paio di ore questo antico sito archeologico può diventare un vero piacere.




Le tombe sono tutte molto simili come struttura e ricoprono vari versanti del canyon. Allo stato attuale la cultura di Castelluccio viene datata tra il 2200 a.C. ed il 1600 anche se a dire il vero, le datazioni sono state più volte riviste e fatte oggetto di controversie. Alcune tombe sono un po' più elaborate con una sorta di "letto funebre" all'interno, un prospetto lievemente più elaborato e delle lesene. La più spettacolare risulta però la cosiddetta "tomba del principe"
che si trova sul versante più distante dalla strada. Il prospetto è reso monumentale da quattro pilastri (ne rimangono integri tre) in pietra scavati nella roccia. Evidentemente si trattava della tomba di un personaggio particolarmente importante. Oltre alla necropoli Paolo Orsi, a fine '800 individuò anche gli scarichi del villaggio che restituirono parecchi reperti ceramici oggi esposti al museo archeologico di Siracusa. Alcune sepolture furono trovate intatte. Tra di esse, due presentavano dei portelli decorati in rilievo. Oggi essi rappresentano uno dei pezzi di maggior pregio del museo. Occorrerà attendere circa 100 anni per un nuovo scavo archeologico e per individuare i resti del villaggio. Voza negli anni '90 scaverà a Castelluccio individuando i resti di alcune capanne circolari (oggi si riconoscono solo dagli scheletri dell'antica recinzione e sono sommersi dall'erba) e una sorta di acropoli sacrale con una grande capanna ellittica che conteneva dei vasi di notevoli dimensioni. E' uno dei pochi esempi di villaggi castellucciani ove oltre alle necropoli siano stati individuati anche i resti dell'abitato. Risalendo la collinetta si incontrano poi i resti di un castello di epoca medievale (da cui oggi prende il nome il sito): avanzi di mura, porte, serbatoi. Al di sotto del sito invece i resti di due piccoli oratori rupestri, forse di epoca bizantina. Uno contiene un'iscrizione in lettere greche, l'altro, la grotta dei Santi ha dei begli affreschi, forse di epoca bizantina. Per proteggerli una grata metallica chiude la grotta. Questo purtroppo rende anche impossibile apprezzarli da vicino.

Siete incuriositi ? Cercate chi vi guidi sul posto ? Hermes Archeologia e Turismo organizza escursioni guidate solo per piccoli gruppi data l'oggettiva difficoltà di fruizione del sito. Visitate il sito http://www.hermes-sicily.com/ per avere informazioni e contatti.



domenica 10 agosto 2008

Vedute di Scicli

Aggiornata la galleria fotografica dedicata a Scicli





Scicli è uno dei deliziosi paesi barocchi che costituiscono i siti patrimonio dell'Unesco in provincia di Ragusa. La galleria fotografica sul sito Hermes Archeologia e Turismo è stata aggiornata con nuovi scatti.


Qui di seguito un'anticipazione mentre potrete trovare la galleria completa a questo indirizzo.


Veduta di Via Mormino Penna
Scorcio della Chiesa di San Matteo




Chiesa di San Matteo



Palazzo Beneventano


giovedì 7 agosto 2008

In Sicilia beni culturali al chiaro di Luna

Apertura serale estiva per alcuni monumenti




Anche quest'anno verrà ripetuta una positiva esperienza già lanciata lo scorso anno dall'assessorato regionale ai beni culturali. Si tratta dell'apertura serale di alcuni monumenti, musei ed aree archeologiche nelle province siciliane. Dato il caldo proibitivo che si registra in Sicilia nei mesi estivi è veramente un'ottima opportunità quella di poter visitare i luoghi della cultura approfittando della frescura serale e nella suggestiva illuminazione notturna... oltre che quella del chiaro di Luna. Si tratta dell'iniziativa "Il museo e... le nuove età, un ventaglio di... fresche opportunità".
I siti saranno aperti dalle ore 20 alle ore 24 a partire dal 7 agosto fino al 13 settembre 2008. Sul sito dell'assessorato regionale ai beni culturali è possibile trovare l'elenco completo dei siti aperti. Si segnalano qui di seguito quelli delle province di Siracusa e Ragusa:




Siracusa - Area archeologica della Neapolis

Si tratta del più importante sito archeologico di Siracusa. Il quartiere monumentale della città greca ove sono localizzati il teatro, l'anfiteatro romano, l'ara di Ierone e l'orecchio di Dionisio.

Foto: cortesia D. Barucco




Siracusa - Ipogei di Ortigia

Sotto il centro storico di Ortigia scorre un reticolo di gallerie sotterranee, cunicoli, gallerie ancora in parte da riscoprire. Uno dei più suggestivi è l'ipogeo di piazza Duomo che prende il via dall'omonima piazza, attraversandola e scende fino al mare sbucando sotto la fonte Aretusa. Al suo interno i resti di una cisterna greca e varie sale che vennero riadattate a rifugio antiaereo nel corso della seconda guerra mondiale (solo il giovedì, venerdì e sabato)




Noto - Villa Romana del Tellaro

E' situata a pochi chilometri da Noto. Riaperta questa primavera dopo anni di meticolosi lavori di restauro. Al suo interno è possibile ammirare i delicati mosaici pavimentali recuperati nel corso degli scavi



Pozzallo - Torre Cabrera

I Cabrera furono per lungo tempo la famiglia che regnò sulla contea di Modica così come Pozzallo ed il suo porto furono il principale scalo commerciale. La torre Cabrera, memoria dell'epoca ci ritrasporta nel medioevo siciliano.
Foto: cortesia D. Barucco
Ragusa - Museo archeologico di Camarina
Situato vicino a Santa Croce Camerina, il museo raccoglie i reperti rinvenuti nell'importante colonia greca di Kamarina oltre che i ritrovamenti dei relitti navali affondati in epoca antica davanti alle coste del ragusano

mercoledì 6 agosto 2008

Panorami di Camarina

Pubblicati alcuni scatti sull'antica colonia greca

Camarina fu la più importante tra le subcolonie di Siracusa. Oggi è un sito archeologico sconosciuto ai più. Pubblichiamo sul sito Hermes una piccola galleria fotografica di cui diamo un'anteprima ridotta su questo blog
Kamarina: archeologia & mare




Verso l'agorà della città greca


Il cortile dello splendido museo


Collezione di ancore litiche


Panoramica della "Casa dell'Altare"




Incuriositi ? Andate allora a visitare i resti di quest'antica colonia ed il suo museo annesso.
Cercate una guida ? Prendete contatti con l'associazione Hermes Archeologia & Turismo per organizzare una visita guidata.

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