sabato 22 marzo 2008

Ricognizioni archeologiche con un Nokia N70 ed un ricevitore GPS Qstarz


Test sul campo

(Si riporta l'esperienza effettuata e descritta nell'articolo originale apparso sul sito www.hermes-sicily.com)


Sulle pagine di questo sito, così come su quelle del blog associato, luogo deputato per eccellenza alla sperimentazione, si è già più volte portata avanti l'idea di cui siamo convinti, che oggi, grazie alla larga diffusione di tecnologia a basso costo, anche
l'amatore o comunque quelle realtà con scarsi mezzi economici possono "sperimentare" soluzioni avanzate senza spendere grandi cifre. Nello specifico, nelle righe seguenti, si illustra un test effettuato sul campo. Si tratta di una soluzione di cartografia digitale di scarso ingombro, bassi costi e che può tornare utile per ricognizioni archeologiche, survey o più in generale per archeologia del paesaggio. Con un po' di pazienza ed un minimo di dimestichezza informatica si possono sicuramente ottenere interessanti risultati


L'ATTREZZATURA

Anzichè puntare sui comuni GPS portatili "da trekking", oggi molto diffusi ed i cui costi in genere partono dai 130-150 €, si è deciso di optare per un altro sistema, così composto:

- Telefono cellulare/Smartphone Nokia N70 (costo circa 100 €)
- Ricevitore GPS Bluetooth Qstarz BT-Q815 Solar (costo circa 60 €)
- Software Google Earth (gratuito)
- Software OziExplorer (gratuito)
- Software gMapMaker (gratuito)
-Software Smartcom GPS (costo circa 30 €)

Smartphone Nokia N70 e GPS Qstarz



Il Nokia N70 è un modello di cellulare che ha avuto un'ampia diffusione. Ormai tale modello ha qualche anno, per cui, cercando le opportune offerte, è reperibile sul mercato a prezzi veramente concorrenziali. Vediamo quali caratteristiche possono tornare utili per il nostro test sul campo. Si tratta di uno "smartphone", ovvero di un
telefonino avanzato che contiene un proprio sistema operativo, il Symbian. All'atto pratico ciò vuol dire che connettendo il cellulare al PC (tramite cavetto incluso nella confezione o connessione bluetooth), lo si può personalizzare installando i software più opportuni per i nostri scopi, ad esempio editor di testi o simili. Inutile ribadire che tali software ovviamente devono essere sviluppati per sistema operativo Symbian. Il cellulare, per contenere dati e software ha una memoria interna e nella confezione è inclusa una scheda di memoria aggiuntiva (formato MMC). In ogni caso si consiglia di ampliarla con una scheda di capienza 1Gb. Questo cellulare offre connettività bluetooth
ovvero è possibile collegarlo ad altri dispositivi con tale sistema di comunicazione (portata circa 10 m). Il cellulare include una fotocamera digitale da 2 Mpx con zoom e una videocamera. L'uso di questi ausili in ricognizione può senza dubbio tornare utile e trovarli condensati in un unico dispositivo è molto comodo. La fotocamera è dotata anche di flash e la videocamera può essere impostata anche in modalità notturna in caso di scarsa presenza di luce.
Con l'ausilio di un'antenna GPS, ovvero un ricevitore bluetooth e di un opportuno software, il Nokia N70 si può trasformare in un comodo navigatore satellitare. La scelta in questo caso è caduta su un ricevitore Qstarz, un'azienda abbastanza nuova sul mercato ma di cui si parla abbastanza bene. Nello specifico il modello di ricevitore utilizzato è stato un BT-Q815 Solar. Nella scelta di un ricevitore GPS ci sono alcuni fattori da tenere in conto. Innanzitutto la sua bontà tecnica. Si parla molto bene dei chipseto Sirfstar che sono montati ad esempio dai GPS Royaltek, tra i più apprezzati. I ricevitori Qstarz di contro utilizzano un chipset MTK, stando alle prove sul campo, diversi amatori lo paragonano come qualità al più rinomato Sirfstar ma, soprattutto, la caratteristica
importante è che ha un minore consumo energetico. Si può ben capire che per un GPS stradale, utilizzato in automobile, i consumi non sono tanto importanti in quanto in genere viene alimentato direttamente dalla presa accendisigari dell'automobile. Nel caso del trekking o delle ricognizioni invece, rimanere con le batterie scariche sarebbe alquanto inopportuno. Il chipset MTK montato dai ricevitori Qstarz si caratterizza pertanto per i suoi bassi consumi e la conseguente lunga durata della batteria: 30 ore di utilizzo consecutivo stando a quanto dichiarato dal produttore. Inoltre, il modello Solar, monta un piccolo pannellino solare che, nelle giornate luminose, ricarica la batteria aumentandone l'autonomia. La batteria poi è perfettamente compatibile Nokia, un punto in più dato la sua facile reperibilità ed intercambiabilità con numerosi cellulari. Il ricevitore è dotato di 32 canali che scrutano il cielo per collegarsi con i satelliti di posizionamento. Sono un numero più che sufficiente in quanto i satelliti gps che in realtà si trovano in orbita sono molto meno. Al ricevitore può essere anche collegata un'ulteriore antenna esterna per aumentarne la sensibilità. Il tempo di accensione ed allineamento con i satelliti ci pare buono in confronto ad altri modelli provati, in ogni caso sotto il minuto. Nel nostro caso il ricevitore è stato abbonato ad uno smartphone. Inutile dire che a seconda delle situazioni lo stesso è utilizzabile anche in abbinamento ad un pocket pc o ad un portatile purchè provvisti di connettività bluetooth.
Passiamo ai software utilizzati nel corso della prova. Sull'N70 è stato caricato un programma di cartografia in grado di interfacciarsi col ricevitore GPS. Si è optato per Smartcom GPS, a detta di molti il miglior software di questo tipo reperibile per sistemi operativi Symbian. Il software costa circa 40 $ ma è scaricabile dal sito del produttore anche in versione trial per la durata di 14 giorni. Del software esiste anche una traduzione in italiano. Schermata di selezione software del Nokia N70Questo software raggruppa al suo interno tantissime opzioni che possono tornare utili sul campo. Innanzitutto ci fornisce in tempo reale la nostra posizione (latitudine, longitudine e altezza) oltre che l'orientamento. Le funzioni utili ai nostri fini sono però tantissime, ci si può veramente sbizzarrire. Nel nostro caso si è scelto di utilizzare la funzione di salvataggio automatico della traccia, ovvero la possibilità di registrare le nostre posizioni in tempo reale (oltre alla posizione anche le velocità). In maniera standard il software visualizza la nostra traccia su uno sfondo bianco. Con gli opportuni accorgimenti descritti più avanti è però possibile caricare la cartografia della nostra zona e visualizzare la nostra traccia direttamente proiettata su una mappa calibrata (sia essa un'immagine satellitare presa da Google Earth o la scansione di una carta IGM). Per questi dati si è fatto uso del software Google Earth. Per i pochi che ancora non lo conoscessero si tratta di un software scaricabile gratuitamente che permette di visionare immagini satellitari di ogni zona della terra, variandone a piacere l'ingrandimento e a risoluzioni veramente spettacolari. Google Earth è utilizzabile soltanto online, sebbene tra le sue funzioni vi sia la possibilità di salvare la schermata visualizzata. Ai nostri scopi però non basta l'immagine della mappa: ci occorre una mappa calibrata ovvero associata alle coordinate geografiche. Per far questo si è fatto uso del software gMapMaker, un leggerissimo software che specificando le coordinate ci permette di salvare le immagini delle mappe di Google Earth già calibrate con le coordinate. Infine il software cartografico OziExplorer è stato utilizzato in fase finale per rivedere sul pc i dati acquisiti.


LA PREPARAZIONE PRELIMINARE

La prima fase della ricognizione è stata quella "a tavolino" di preparazione del materiale cartografico. Una volta stabilita la zona da esplorare si è passati a selezionare la cartografia relativa all'area in esame. L'idea di base era di caricare la cartografia direttamente nella scheda di memoria dell'N70. In tal modo la si poteva utilizzare e consultare in tempo reale. Questo sia sfruttando le potenzialità del programma Smartcom GPS che semplicemente per consultare le mappe. Il display di cui è fornito l'N70 è a colori e di discrete dimensioni, sicuramente buone per un cellulare con 3 anni di anzianità (display 176x208 pixel, colori 262 K). Da un lato si può obiettare che uno schermo così piccolo non è molto comodo per la consultazione di una mappa (sebbene la funzione zoom in ed out permetta rapide vedute generali e di dettaglio), d'altro canto nemmeno avere dietro ingombranti e costose carte IGM da srotolare (e rovinare) di volta in volta, è il massimo del confort. La prima idea era di utilizzare una scansione della mappa IGM della zona (cosa che comunque è stata fatta). Alcune considerazione hanno però portato ad optare per un'altra soluzione. Le mappe IGM a maggiore precisione disponibili sono in scala 1:25000, non ottimale per esplorazioni di aree piccole e di dettaglio. Le carte IGM non sono aggiornatissime (anni '60 o anche prima) e in ogni caso la lettura della morfologia del terreno non è molto chiara oltre ad essere frequentemente cambiata. Inoltre il datum di riferimento della IGM in questione risultava ED1950 mentre il ricevitore Qstarz è tarato su datum WGS84. Nulla di insormontabile ma questo, in fase di calibrazione della mappa avrebbe richiesto qualche operazione in più al pc. Molto più utili sembravano pertanto essere le immagini
satellitari
restituite da Google Earth. Puntando l'area da esaminare, le fotografie erano ad un'ottima risoluzione e quindi portavano dettagli molto maggior rispetto alla mappa IGM 1:25.000. Inoltre la morfologia del terreno era rapidamente e facilmente leggibile e soprattutto aggiornata (le foto utilizzate da Google Earth di solito non hanno più di un anno di età). Infine con l'opportuno software gMapMaker si poteva rapidamente e facilmente salvare sul computer il ritaglio che ci interessava direttamente calibrato col giusto datum. GMapMaker è un piccolo software scaricabile gratuitamente. Il software occupa pochissimo spazio (appena 970 Kb) ed è in pieno sviluppo, a dicembre 2007 è giunto alla versione 0.6. Nella pagina di dedicata al software si legge qual è la sua funzione "permette di ottenere mappe compatibili per OziExplorer calibrate, prendendole da Google Maps". Nell'immagine a sinistra Interfaccia di gMapMakerè
visibile la spartana interfaccia del software. In casi standard, la parte alta dell'interfaccia, "Network" può rimanere come preimpostata. Nella sezione "Map Area" vanno impostati i limiti della mappa da noi desiderata, ovvero latitudine e latitudine dell'angolo in alto a sinistra (top-left corner) ed in basso a destra (bottom-right corner).
Altre funzioni selezionabili sono il livello di zoom, il tipo di immagine richiesta (solo le foto satellitari, solo la mappa stradale o ibrida) e l'opacità. Infine si specifica il formato in cui si desidera salvare il file. Andiamo con ordine. Per farsi un'idea precisa dell'area da prendere in esame, un'ottimo supporto gratuito è il software
Google Earth, scaricabile gratuitamente. Il software permette di visualizzare immagini
satellitari
da tutto il mondo ad ogni ingrandimento, navigando con dei semplici "tocchi di mouse". Individuata la zona di nostro interesse si può pertanto facilmente scorrere alla ricerca di dettagli morfologici interessanti (in alcuni casi, se le foto sono a buona risoluzione, strutture antiche si vedono o si intuiscono già dalle foto). Infine visualizziamo l'area di nostro interesse. Noteremo che scorrendo il mouse, in tempo reale, nella parte

bassa dello schermo, ci vengono indicate le coordinate geografiche del puntatore. Per avere le coordinate visualizzate nel formato per noi più opportuno andiamo in STRUMENTI -> OPZIONI... e li, nel campo VISUALIZZA LAT/LONG selezioniamo l'opzione Gradi decimali. Adesso portiamoci col puntatore del mouse prima nell'angolo in alto a sinistra della zona di nostro interesse e segniamoci su un foglio di carta le coordinate, poi ripetiamo la stessa operazione con l'angolo in basso a destra. Ovviamente più è grande l'area da prendere in esame e maggiore saranno le dimensioni del file finale. Per tale motivo, per non rischiare di "rallentare" troppo il nostro cellulare, cerchiamo di non scegliere aree troppo vaste. Una volta individuate le coordinate di confine della nostra area, torniamo al software gMapMaker ed inseriamo negli appositi campi le coordinate. Facciamo qualche tentativo per stabilire il livello di zoom per noi ottimale mentre si consiglia l'opzione "Satellites picture only" che si limita a salvare le foto satellitari omettendo le tracce stradali che inquesto caso generano solo confusione. In ogni caso le tracce di strade e sentieri sono comunque leggibili sull'immagine. Nell'area "Merged image" selezioniamo il formato in cui vogliamo salvare il nostro file finale (JPEG) e spuntiamo la voce "Grayscale" che anzichè salvare le mappe a colori le salverà in scala di grigi. Questo per due motivi. Innanzitutto le mappa in scala di grigi occupano meno spazio in memoria e sono più rapidamente leggibili dal dispositivo. In secondo luogo, facendo dei tentativi si è notato che le mappe a colori, visualizzate sullo schermo dell'N70 di piccole dimensioni, producono un fastidioso disturbo costituito da punti colorati. Con la scala di grigio questo disturbo scompare del tutto. Nell' "Operating mode" selezioniamo poi "Build image & Oziexplorer .map" che dice al programma di "catturare" l'immagine da Google e associare ad essa un secondo file in formato OziExplorer (con estensione appunto map). Questo file è quello di calibrazione automatica. Avremmo pertanto estratto non solo l'immagine ma anche le coordinate geografiche di ogni punto dell'immagine. Per piccole aree selezioniamo poi "1 slice", infine clicchiamo su "Go...". Il software ci chiederà il nome da dare al file e la cartella in cui salvarlo, dopodichè comincerà a scaricare i dati che richiederanno un tempo variabile, dipendente dalla velocità della nostra connessione e dall'ampiezza dell'area immessa. Al termine dovremmo ottenere due file: il nostro file di immagine con estensione .jpg ed il file di calibrazione con estensione .map.
L'immagine generata da gMapMaker

Siamo pronti per trasferire i nostri dati sull'N70, il dispositivo che utilizzeremo sul campo. Per fare ciò c'è ancora bisogno di una operazione di conversione. I due file che abbiamo non vengono infatti letti dal software Smartcom GPS installato sul cellulare. Insieme al programma principale, viene fornito anche un secondo piccolo software: Smartcom OGF2 converter. Una volta lanciato, l'interfaccia è molto semplice: in alto a sinistra selezioniamo la cartella da cui estrarre la nostra immagine. FattoSchermata di Smartcome OGF2 Converter questo, nella colonna sottostante ci apparirà l'elenco dei file
contenuti. Selezioniamo il nostro file da convertire e clicchiamo su "Create OGF2 files". Otterremo così un terzo file con estensione .ogf2,
quello supportato dal software Smartcom GPS installato sul Nokia N70. Il trasferimento dal PC al nostro cellulare avviene in pochi secondi, tramite connessione bluetooth o tramite il cavetto di collegamento USB incluso nella confezione del cellulare. Si da per scontato che il software Smartcom GPS sia già stato installato sul cellulare con l'ausilio dell'apposito software di interfaccia Nokia PC suite. Si consiglia di eseguire l'installazione sulla scheda di memoria esterna dato che la memoria integrata nel telefonino è di piccola capienza. Una volta terminata l'operazione, Smartcom GPS dovrebbe risultare installato nella memory card, nella directory documents. Nell'immagine è visibile la struttura di cartelle che dovremmo avere sulla memory card
del nostro cellulare dopo una corretta installazione. Copiamo i nostri file (d'ora in poi per semplicità lo chiameremo "mappa") mappa.ogf2 e mappa.map nella cartella "maps" del cellulare. In questo modo termina la preparazione preliminare e si può passare ad operare sul campo. Anche in questo caso si da per scontato che il ricevitore GPS (nel nostro caso il Qstarz sia già stato installato sul cellulare, un'operazione molto
semplice che si esegue in pochi minuti. Prima di partire per la ricognizione si consiglia di verificare che le batterie del cellulare e del ricevitore GPS siano cariche, onde evitare spiacevoli inconvenienti sul campo. Ancora un paio di consigli pratici. Sebbene il collegamento bluetooth tra i due dispositivi funzioni anche se il ricevitore si trova ad esempio in uno zaino, si consiglia di fissarselo addosso o comunque sul lato esterno di uno zaino, in modo da poter sfruttare le potenzialità di ricarica del pannellino solare. Un piccolo occhiello permette il fissaggio di cordini o anellini metallici per posizionare il ricevitore come meglio crediamo. Si evitino collari troppo lunghi o troppo mobili. L'involucro del ricevitore è in plastica e quindi suscettibile ai colpi che potrebbe ricevere. Ad esempio fissandolo sul retro di uno zaino ce ne potremmo completamente dimenticare e "frantumarlo" in caso di caduta accidentale. Inoltre, il ricevitore registra il proprio orientamento. Se libero di ruotare, questo orientamento cambierebbe in continuazione.


LA PROVA SUL CAMPO

Arrivati sul posto attiviamo i nostri dispositivi: N70 e ricevitore Qstarz. In meno di 60 secondi il ricevitore si allinea con i satelliti. Nel frattempo, sul cellulare lanciamo il software Smartcom GPS. Le modalità impostabili sono numerosissime. Aprendo il menù, la prima voce che ci appare è quella relativa al GPS. Assicuriamoci di selezionare "connect" in modo che dopo pochi istanti il ricevitore ed il cellulare comunichio tra loro. Se vi fossero problemi possiamo provare a selezionare il nostro ricevitore dall'opzione "GPS device". Fatto questo passiano
all'opzione "View" e li impostiamo la Schermata di Smartcom GPSmodalità "Map mode" in modo da visualizzare le mappe.
Dall'opzione MAPS ->SELECT MAP selezioniamo il nostro file con la mappa e carichiamolo qualora non si fosse già caricato autonomamente al riconoscere le coordinate calibrate con la mappa. Assicuriamoci ancora che che nel menù "Tracks" siano selezionate le opzioni "Record on" che fa si che la nostra traccia venga salvata in automatico e "Split on save" che sotto determinate condizioni crea un nuovo file traccia. Nel menù "Layout" optiamo per la visualizzazione dati più comoda per le nostre esigenze. Per le prove fatte si consiglia la
modalità "Ridotta" che visualizza in tempo reale sulla mappa
latitudine, longitudine, orientamento, altezza e velocità oppure la modalità "Completa" che a questi dati aggiunge anche l'orario ed il numero di satelliti a cui si è connessi. A questo punto, sul display del nostro N70 apparirà la fotografia presa da Google Maps della nostra area, le coordinate geografiche in cui ci troviamo ed una freccia rossa ci indicherà con esattezza la nostra posizione. La mappa è zoomabile per poterla visionare con ancora maggiore precisione. La precisione dipende dal numero di satelliti a cui si è connessi ma dovrebbe essere dell'ordine di pochi metri. A questo punto possiamo dimenticarci del nostro dispositivo e cominciare tranquillamente ad esplorare la zona. Il dispositivo registrerà costantemente in tempo reale la nostra traccia e man mano andrà a segnarla sulla mappa con una traccia rossa. In questo modo possiamo tranquillamente dimenticarci le ingombranti mappe IGM ed i problemi nel determinare la posizione di un punto da segnalare nel corso della ricognizione. Nel caso ci trovassimo di fronte a punti di particolare interesse possiamo ulteriormente rimarcarlo memorizzandolo come "Waypoint" sul cellulare. In pratica si assegna un nome, un commento e si registrano le coordinate geografiche del punto che potrà poi essere trasferito su PC in un secondo momento. Se dovessimo "sconfinare" al di fuori della nostra mappa non dobbiamo preoccuparci: lo sfondo apparirà bianco ma tutti i dati e la traccia continueranno ugualmente ad essere registrati. Potremo approntare una mappa calibrata per tale area in un secondo momento. La ricognizione effettuata per "testare" questo sistema è stata piuttosto fruttuosa. Si è potuta "esplorare" una vasta area senza dover fare troppa attenzione al percorso o a punti di riferimento, dal momento che tutti i dati venivano automaticamente registrati e concentrandosi invece sulle evidenze archeologiche. La "prova del fuoco" è stata alquanto proficua in quanto nell'area presa in esame è risultata essere presente una serie di ipogei, probabilmente di epoca paleocristiana, alcune tombe dell'età del bronzo ed una piccola cava di pietra. In corrispondenza di ogni punto è stato memorizzato un nuovo waypoint sul cellulare.

IL POST RICOGNIZIONE

Una volta terminata la ricognizione si possono con comodità rivedere i dati geografici sul grande monitor del PC di casa. Si ricollega nuovamente il cellulare al PC scaricandone i file registrati sul computer fisso. Dalla cartella "Tracks" va/vanno scaricati il/i file relativi alle tracce registrate. Il nome dei file è dato da una serie di numeri che contengono la data di registrazione. Dalla cartella "Waypoints" invece vanno scaricati i punti di interesse registrati. Per visualizzare i dati possiamo utilizzare un software gratuito ma di grande qualità: OziExplorer. Il programma si può scaricare Menù di OziExplorerdirettamente dal sito ed il file di installazione occupa appena 5 Mb. Dal menù FILE,
tramite le opzioni CARICA DA FILE->CARICA FILE MAPPA carichiamo la nostra mappa. Poi da CARICA DA FILE ->CARICA TRACCIA DA FILE(MULTI) carichiamo il nostro percorso salvato in automatico. Infine possiamo caricare anche i nostri waypont. Il risultato sarà quello mostrato nella figura sottostante. La nostra immagine satellitare di ottima risoluzione a cui risulta sovrapposta la traccia rossa del percorso effettuato. Anche qui la mappa risulta già calibrata, per cui scorrendo il puntatore del mouse sul monitor avremo la posizione in coordinate geografiche di ogni punto desiderato. OziExplorer offre tantissime opzioni che ci permetteranno di salvare tantissime informazioni direttamente sulla mappa. Punti degni di interesse, tracce, annotazioni, commenti potranno agevolmente trovare posto sul nostro file. In un secondo momento, dovendo ad esempio tornare sul posto, sarà sufficiente copiare l'ultima versione del file con estensione .map nuovamente sul nostro N70 per portarci dietro il file con tutte le annotazioni. Il software SmartcomGPS potrà essere impostato in maniera tale da indicarci la rotta da seguire per raggiungere i nostri punti di interesse. Questo in visuale o addirittura in acustico, personalizzandolo ed associando dei suoni ad ogni azione come ad esempio voltare verso destra ecc. Alla prova dei fatti, con una piccola spesa, un po' di praticità tecnica, pazienza e passione, si è potuto ottenere un ottimo sistema GPS di supporto, utile per escursioni archeologiche amatoriali ma anche per piccole survey professionali in quanto sicuramente alleggerisce "l'ingombro" dello zaino da portare con se.

Immagine finale su OziExplorer

giovedì 20 marzo 2008

Visite guidate alla portata di tutti con i "Gruppi Misti"

Il calendario di Hermes per il mese di marzo


Viaggiare è bello e, non vi è dubbio, una guida locale che ci conduca nei posti più belli, ci spieghi le tradizioni del luogo e ci districhi dai dedali di viuzze o dalle sale di un museo, rende sicuramente più piacevole il nostro soggiorno.
Molto spesso, però, viaggiamo in piccoli gruppi: amici o familiari. A questo punto, prenotare una guida "tutta per noi" diviene troppo costoso...
Hermes Archeologia e Turismo ha pensato ad una soluzione proprio per quanti viaggiano in piccoli gruppi e magari non vogliono perdere il fascino di una visita guidata (preferibilmente in piccoli gruppi, non quei mega-tour dove non si capisce nulla) e allo stesso tempo non vogliono dissanguarsi economicamente.
Si tratta dei "Gruppi Misti" ovvero di piccoli gruppi composti da diverse persone che come voi viaggiano in pochi.
Periodicamente Hermes programma delle date con delle visite guidate nei luoghi più belli e caratteristici delle province di Siracusa e Ragusa.
Volete aggregarvi ? E Sufficiente compilare il modulo online presente sul sito, inviare un'e-mail o contattarci telefonicamente.
La prenotazione non è obbligatoria e non è richiesto pagamento anticipato.
In più il prezzo a persona si mantiene incredibilmente basso: in media dai 10 ai 15 € a seconda del tipo di visita.
Affinchè la visita abbia luogo e sufficiente che si formi un gruppo di appena 8 persone.
L'appuntamento con la guida è direttamente sul posto e, per alcuni itinerari è richiesto un automezzo proprio (in modo che il costo del trasporto non faccia lievitare il prezzo del servizio).
E non basta... le guide che aderiscono ad Hermes seguono la filosofia "slow tour": basta con le visite guidate fatte di corsa o troppo condensate o in gruppi numerosissimi. Poche persone e pochi itinerari per volta in modo che la vacanza torni ad essere veramente tale...

Che aspettate a prenotarvi ?

Ecco il programma per il periodo che va dal 25 marzo al 6 aprile 2008. Su questa pagina è possibile avere maggiori informazioni.


Martedì 25 marzo 2008
VILLA ROMANA del TELLARO e NOTO
Appuntamento: ore 9.30, ingresso Villa del Tellaro
Quota a persona: 13 €
Note: L'ingresso alla villa è gratuito in quanto ricorre la settimana della cultura

Mercoledì 26 marzo 2008
RAGUSA IBLA
Appuntamento: ore 10.00, ingresso Giardini Iblei
Quota a persona: 11 €
Note: L'ingresso alla villa è gratuito in quanto ricorre la settimana della cultura

Giovedì 27 marzo 2008
CASTELLO EURIALO presso Siracusa
Appuntamento: ore 10.00, biglietteria del castello
Quota a persona: 11 €
Note: L'ingresso al castello è gratuito in quanto ricorre la settimana della cultura

Sabato 29 marzo 2008
MUSEO archeologico regionale "PAOLO ORSI" di Siracusa
Appuntamento: ore 10.00, ingresso del museo
Quota a persona: 11 €
Note: L'ingresso al museo è gratuito in quanto ricorre la settimana della cultura

Martedì 1 aprile 2008
Necropoli di PANTALICA
Appuntamento: ore 9.30, davanti alla Chiesa S. Sebastiano - Ferla
Quota a persona: 13 €
Note: Necessario abbigliamento da escursione

Giovedì 3 aprile 2008
Sito archeologico di MEGARA IBLEA
Appuntamento: ore 10.00, posteggio area archeologica
Quota a persona: 11 € Note: Biglietto di ingresso a carico dei visitatori

Sabato 5 aprile 2008
Area archeologica di AKRAI presso Palazzolo Acreide
Appuntamento: ore 10.00, parcheggio area archeologica
Quota a persona: 11 €
Note: Biglietto di ingresso a carico dei visitatori




domenica 16 marzo 2008

La Villa Romana del Tellaro

Finalmente fruibile uno dei tesori archeologici di Noto

Il 15 marzo 2008 è stata sicuramente una giornata importante per la città di Noto e per la fruizione del suo patrimonio culturale. Ad oltre trent'anni dalla sua scoperta è stata finalmente resa fruibile al pubblico la Villa romana del Tellaro.
I resti di questa villa romana si trovano a pochi chilometri da Noto, sulle rive dell'antico fiume Tellaro. Il tratto dell'autostrada Siracusa-Gela operativo da pochi giorni fino a Noto, ne rende ancora più agevole il raggiungimento.
Il costo del biglietto è di 6 € (come in tutti i siti regionali gratuito per i minori di 18 anni e maggiori di 65) e l'apertura è tutti i giorni dalle 9 alle 18. Per quanti desiderano organizzare una visita guidata è invece possibile rivolgersi ad Hermes Archeologia e Turismo a questo link.
La Villa è importante da un punto di vista storico in quanto fa luce su un periodo "difficile" come la tarda età imperiale in Sicilia ma sono soprattutto i suoi mosaici a darle lustro. Dopo la splendida Villa del Casale di Piazza Armerina, i mosaici della Villa del Tellaro sono i più bei mosaici romani siciliani.
La Villa, come detto, venne individuata negli anni '70, al di sotto di una masseria abbandonata ed in rovina. L'abitazione romana occupava oltre 3000 metri quadrati. Della costruzione rimanevano in piedi poco più che le fondazioni dei muri. Questo sia per il fatto che vi venne costruita sopra una masseria ma soprattutto in quanto venne distrutta da un violento incendio, verosimilmente durante gli scovolgimenti delle incursioni dei Vandali.
Ciò che maggiormente colpì gli archeologi furono gli splendidi pavimenti a mosaici policromi che vennero fuori.
Il percorso di visita inaugurato si svolge oggi attraverso l'antica masseria restaurata. Alcuni pannelli introducono la storia della villa e degli scavi mentre delle aperture nel piano di calpestio permettono di vedere la sovrapposizione tra la masseria e l'antica villa.
I mosaici non sono stati ricollocati nella loro posizione originaria ma in maniera tale da poter essere osservati nelle migliori condizioni possibili dai visitatori.
Nel primo di essi viene rappresentata una scena epica riferibile alla guerra di Troia: il riscatto del corpo di Ettore da parte dei Troiani. Un'iscrizione ci permette di conoscere i personaggi presenti nel mosaico e quelli presenti nella parte distrutta: Achille, Diomende, Ulisse e Priamo. Molto ampio è un mosaico con scena di caccia. Si tratta di una scena molto vivace che ricorda il mosaico della grande caccia della Villa del Casale. Vi sono rappresentate vari momenti della caccia ad animali esotici. E' così che nei vari dettagli del mosaico si possono ammirare leoni e gazzelle, cacciatori e gabbie.
Molto bello anche un mosaico con motivi geometrici e gli avanzi di una scena erotica con un satiro ed una menade.
Tutti i mosaici sono impreziositi dai contorni decorativi particolarmente ricchi e ricercati.
La Villa del Tellaro rappresenta una novità assoluta nel panorama dei beni culturali fruibili del patrimonio siciliano e sin da subito si configura come un "must" per quanti visitano la zona di Noto, associandone magari la visita al sito archeologico di Eloro o alla riserva naturale orientata di Vendicari.

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