venerdì 1 agosto 2008

Vrml & Archeologia

Le potenzialità della realtà virtuale nell'archeologia sul web


Una premessa...

Introduco oggi un argomento su cui spero di tornare spesso nelle pagine di questo blog: le potenzialità che il VRML offre nel campo dell'archeologia sul web. Ma facciamo un passo indietro. In vari post si è già parlato e sostenuta l'utilità delle ricostruzioni 3D in ambito archeologico, sia con finalità scientifica che con finalità più puramente divulgativa. Le ricostruzioni vengono fatte con appositi software ma, poi, renderle fruibili ad un ampio pubblico risulta piuttosto difficoltoso. La strada quasi obbligata è di effettuare della "capture" ovvero catturare delle fotografie dei punti di vista più significativi o realizzare un filmato in cui una telecamera virtuale inquadri le caratteristiche più interessanti della nostra ricostruzione. Si viene però a perdere una delle caratteristiche più importanti della ricostruzione 3D: la navigabilità, l'interattività nei confronti dell'utente. In tal senso ci può venire incontro il VRML che permette di mettere su un sito internet ricostruzioni tridimensionali liberamente navigabili dall'utente.

Il VRML in due parole...

Ma cosa significa VRML ? E' la sigla di Virtual Reality Modelling Language ovvero si tratta di un linguaggio per lo sviluppo di scenari virtuali. Si tratta di un file dall'estensione .wrl che, messo online, permette a chi si collega al nostro sito di visualizzare, muoversi, ruotare, ingrandire un oggetto o uno scenario tridimensionale da noi creato. Il vrml viene ormai sviluppato da parecchi anni ed è ormai giunto ad una fase abbastanza matura. C'è da dire che i nostri browser internet quali Internet Explorer o Firefox non sono in grado autonomamente di leggere i file .wrl ma richiedono un apposito player vrml. Ve ne sono diversi scaricabili gratuitamente ed automaticamente sotto forma di plugin. Uno dei più famosi e diffusi è il driver Cortona scaricabile da questo indirizzo. Per visionare gli esempi che troverete linkati in questo post è necessario che installiate uno di questi driver.
Oggi lo sviluppo del vrml permette anche di visualizzare oggetti animati, texture ed aree attive sul nostro oggetto che funzionano da link verso altre pagine.


Realizzare un file vrml...

Bene, fin qui tutto chiaro... ma come realizziamo il nostro file ? Oggi ci sono varie opzioni. Si possono usare i principali software di grafica 3D (ad es. 3D Studio Max utilizzato nel nostro esempio) che integrano ormai la possibilità di esportare la ricostruzione realizzata anche in formato vrml. Sono poi stati sviluppati numerosi software di authoring per lo sviluppo e la realizzazione di ambienti virtuali. Possono essere software con interfaccia visuale (ad es. Internet Space Builder, realizzato sempre da Cortona) oppure testuali come Modelworks Sitepad.


Un esempio pratico...

Come detto, spero di tornare spesso ancora sull'argomento ma ecco un rapidissmo esempio di applicazione pratica ancora passabile di infiniti miglioramenti. Si tratta di una colonna dorica modellata con 3D Studio Max ed esportata in VRML. E' possibile osservarla online ed ingrandirla in tutti i suoi aspetti.
Ricordo che per la visione è necessario avere installato un viewer VRML e che occorre attendere alcuni secondi per il caricamento del file




Per approfondire...
Un paio di utili link internet:
Suggerimenti, commenti e opinioni sono come sempre bene accetti







Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails

Iscriviti alla Newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email:

Delivered by FeedBurner

Articoli a caso

Questo e molti altri utili addon sono tratti da